Elisa Balsamo: "firmare con la Trek Segafredo significa soddisfare la mia voglia di crescere insieme alle campionesse".
La notizia circolava nei corridoi virtuali del mondo del ciclismo femminile da tempo. Finalmente la piemontese Elisa Balsamo ha firmato un contratto con una squadra Women's WorldTour. L'italiana lascerà il suo team Valcar Travel & Service, pur rimanendo impiegata nel Gruppo Sportivo Fiamme Oro, dopo aver firmato un contratto triennale con Trek-Segafredo, che la legherà fino alla fine del 2024.

Concordo con la scelta di Balsamo, senza nulla togliere all'ottima organizzazione della Valcar che l'ha cresciuta fino ad oggi, ma una riflessione e relativa domanda sorge spontanea: la forte ciclista italiana è dipendente del Gruppo Sportivo Fiamme Oro, la legge Italiana non permette i doppi lavori retribuiti. La Federciclismo ha aggirato l'ostacolo permettendo il doppio tesseramento ed è stata sollecitata dall'UCI a risolvere questa incresciosa situazione. Molte nazioni europee non accettano il doppio tesseramento, altri paesi si.
E' giusto che una Federazione si permetta di aggirare la legge ordinaria? 

Detto questo, ho il rammarico che un'altra aspirante campionessa di ciclismo sia costretta a lasciare l'Italia per andare a crescere altrove.

Mi auspico che la politica tutta insieme alla Federazione si siedono ad un tavolo di confronto e di lavoro, perchè di questo si tratta, per trovare la giusta soluzione a sostegno di tutto il ciclismo dilettantistico (i maschi possono passare professionisti, le femmine no).

UCI pretende che le cicliste dei team World Tour siano impiegate come professioniste e non come dilettanti con doppio lavoro: dipendenti dello Stato e del Team di ciclismo. A tutte le sportive italiane, al momento, è proibito.

Considerato che al momento la ASD Alè BTC Ljubljana è il solo team italiano iscritto al'UCI World Tour, le nostre Istituzioni dovrebbero escogitare qualche buona soluzione affinchè le cicliste impiegate nei Corpi di Stato diventassero professioniste, grazie ai doveri sindacali dei loro Corpi che dovrebbero iscriversi come Team WT. Magari convocandole le cicliste in un team nazionale.

Il caso di Elisa Balsamo non è unico, ci sono altre cicliste che usufruiscono del doppio tesseramento. Il mio intento non deve passare come una critica nei confronti delle atlete e dei Corpi di Stato/Team. Voglio solo sollecitare l'attenzione su di un problema che deve essere risolto. Ben vengano i benifici per le sportive promettenti ma solo se rimangono in Italia.

Walter Pettinati