Il ciclismo femminile sta ottenendo grandi riconoscimenti in campo Internazionale, mentre in Italia si dorme e si pensa alle poltrone.
Le cicliste francesi del WorldTour hanno ottenuto lo status di professioniste, grazie al lavoro dell'AFCCl. In America, il team Trek Segafredo ha equiparato gli stipendi delle donne con gli uomini superato addirittura i requisiti minimi di stipendio fissati dall'UCI per gli uomini del WorldTour.
Le squadre del WorldTour maschile pagano uno stipendio base di € 40.045 a tutti i corridori neo-professionisti maschi, mentre l'importo base del Women's WorldTour è fissato a € 20.000. In Trek, tutti ricevono lo stesso importo minimo, uomini e donne.


Significative le parole del direttore marketing Eric Bjorling sul sito web di Cyclingnews:
"Lo stipendio dipende dall'individuo, ma possiamo confermare che tutte le nostre atlete e atleti professionisti di ciclismo su strada, indipendentemente dal sesso, guadagnano almeno la stessa cifra imposta dal minimo UCI per il maschile"

Il presidente dell'UCI David Lappartient ha confermato che l'obiettivo del salario minimo per le donne WorldTeams sarebbe quello di eguagliare il compenso dei team Continental professionistici maschili entro il 2023. Il calendario salariale del Women's WorldTour, pubblicata sul sito Internet dell'UCI, indica attualmente uno stipendio base di 20.000 € nel 2021 e 27.000 € nel 2022.

Dal 2020, il salario minimo per il Men's WorldTour è di € 40.045 mentre il salario minimo per ProTeams è di € 32.102 all'anno.

Il team Trek Segafredo Women è già molto avanti. Ha anche superato le aspettative dell'UCI, in particolare sul congedo di maternità.
Lo scorso settembre, Abi Van Twisk ha sospeso la sua carriera professionale nell'attesa di partorire il suo primo figlio (febbraio 2021). La ciclista britannica, al suo secondo anno di contratto biennale con la squadra americana, ha effettivamente preso il congedo di maternità da febbraio del l'anno scorso e ha ricevuto la sua piena retribuzione fino alla fine del suo contratto a dicembre.
L'attuale clausola di congedo di maternità stabilita dall'UCI consente alle donne di prendere tre mesi di congedo e beneficiare del 100% del loro stipendio, seguito da cinque mesi aggiuntivi al 50% del loro stipendio.

Il ciclismo femminile è sempre più popolare nel mondo e nei media internazionali, e ogni squadra deve rispettare le atlete come dice Eric Bjorling: "Chiunque abbia visto il ciclismo femminile sa quanto sia fantastico e siamo orgogliosi di avere l'opportunità di essere coinvolti e supportare queste fantastiche atlete"

Intanto, nelle squadre continental in generale, le ragazze continuano a ricevere generalmente 300 euro In media al mese, nel migliore dei casi. A parte chi entra nei Corpi di Stato, le altre devono mantenersi agli studi lavorando per continuare a fare ciclismo. 
In Italia manca una seria progettualità marketing di sviluppo che valorizzi il ciclismo partendo dalla base per accompagnare le atlete durante la loro crescita.
I team sono lasciati soli dalle istituzioni federali e governative al loro destino e il ciclismo sprofonda sempre di più nell'indifferenza e nella desolazione. Solo la passione e il grande amore tieni a galla il mondo delle due ruote.
Non siamo nermmeno all'altezza di salvaguardare la salute e la serenità dei ciclisti e delle cicliste con una seria e responabile norma sulla sicurezza stradale.

Per questa stagnante situazione spero che ci sia un cambiamento ai vertici federali. Non perchè sono sicuro che tutto migliorerà (speriamo), ma perchè sono sicuro che, almeno, tutto non rimarrà fermo come in questi ultimi 8 anni.

Walter Pettinati