I grandi successi sono sempre stati per lei la normalità, dei compagni durante tutta la sua lunga carriera sportiva con il fioretto e con il manubrio della bicicletta in mano. Ma quanto a compagni, Dorina Vaccaroni si muove con 20 zampe al seguito....
25 gennaio 2018 - Campioni si nasce!?

Primeggiare per natura, avere qualità superiori rispetto alla norma e raggiungere prestazioni eccezionali sono solo alcune delle doti di un fuoriclasse e a dimostrarlo sono caratteristiche e risultati.



A proposito di questi ultimi, iniziamo con un Oro (a squadre - Barcellona 1992), un argento (a squadre - Seul 1988) e un bronzo (individuale - Los Angeles 1984) alle Olimpiadi, continuiamo poi con ben cinque Ori (a squadre - Roma 1982, individuale e a squadre - Vienna 1983, a squadre - Lione 1990, a squadre - Budapest 1991), un argento (individuale - Roma 1982) e tre bronzi Mondiali (a squadre - Losanna 1987, a squadre - Essen 1993) e terminiamo con un Oro (individuale - Mödling 1982) e un argento (individuale - Foggia 1981) europei.
Questa è solo una carrellata della lunga serie di conquiste che la nostra ospite di oggi ha realizzato esclusivamente nella scherma....

A pedalare insieme a noi è nientemeno che La Fuoriclasse Dorina Vaccaroni, vera e propria artefice dei suoi successi sia che si tratti di puntare il fioretto che i piedi sui pedali della bicicletta.
La sua indole e la sua grande tenacia l’hanno portata sul tetto del mondo quand’era appena una ragazzina e da allora la sua carriera sportiva continua ad essere ricca di grandissimi risultati.
Classe 1963 - da anni dedica la sua vita alla scherma e al ciclismo, attraversando l’oceano Atlantico.

Lo spirito di competizione è intrinseco nel suo essere ed è per questo che, oltre a non poterne fare a meno, rappresenta per Dorina un vero e proprio portatore di benessere. È una delle caratteristiche che contribuisce a farle mietere successi sportivi, anche nell’ultraciclismo.

Nel 2016 ha vinto, infatti, la D+ Ultracycling Dolomitica, facendo poi doppietta nell’anno appena trascorso. È proprio il 2017 a vederla trionfatrice della RAAM Texas 600Km che ha terminato classificandosi al 4° posto assoluto e al 1° nella categoria femminile.

Prima lo scherma, poi il ciclismo... praticamente una vita dedicata allo sport. Che cosa rappresenta per te e cosa ti spinge a metterti continuamente alla prova?
Se non lotto ogni giorno per qualcosa mi sento infelice.

vacaroni dorina giovane

Nel 1980 hai partecipato alla tua prima Olimpiade a Mosca, ottenendo un sesto posto individuale e un quinto posto a squadre nel fioretto. Avevi appena sedici anni... che significato hanno avuto per te, per una ragazza così giovane?
Per me era tutto normale.
La mia vita è fatta di allenamenti continui quasi maniacali fin dall’età di 5 anni e ancora oggi sono così.

Che importanza ha lo sport per i giovani?
Senza sport un ragazzo dovrebbe stare male, facendo sport l’energia cresce e manda via i pensieri più brutti.

Dopo tanti anni nella scherma, nel 1998 hai annunciato il tuo ritiro e un paio d’anni più tardi ti sei avvicinata al ciclismo... Perché hai scelto proprio le due ruote e cos’è il ciclismo per te?
Il ciclismo per me è molto. Mi ha dato gioia di vivere, di esplorare un mondo che non conoscevo, mi ha dato la forza nei momenti più bui della mia vita.

La scherma è ancora parte della tua vita?
La scherma è parte della mia vita in California, ma non più in Italia.

Qual è il tuo primo pensiero quando stai per impugnare il fioretto?
Il fioretto è il prolungamento della mia mano, come le pedivelle sono il prolungamento delle mie gambe. Siamo un tutt'uno.

E quando stai per salire in sella alla bicicletta?
Finalmente mi siedo!

Per quale squadra gareggi?
Faccio parte del gruppo San Francisco Randonneurs negli USA e nelle Aquile Fontane in Italia.

La bicicletta ricopre sempre più un ruolo fondamentale nella nostra società e, a dimostrarlo, è il crescente numero di persone che la utilizzano, non solo per fare sport, ma anche come mezzo di trasporto. Guardando però il bollettino di guerra che si registra giornalmente sulle strade italiane, sembra che la cultura della sicurezza stradale non faccia passi in avanti, anzi.
Cosa si dovrebbe fare per smuovere le coscienze di chi guida e di chi legifera per salvaguardare la vita dei ciclisti?
Dovrebbero imparare dai Californiani come rispettano il ciclista. In California le auto rispettano gli utenti delle due ruote, prima di passarli aspettano.
Ciclisti e pedoni sono al primo posto, vengono prima di tutto!

Alle splendide medaglie olimpiche, mondiali ed europee nel fioretto, si sono aggiunte poi le conquiste ciclistiche, tra le quali la vincita del titolo di Campionessa Italiana di Ultracycling 2016. Tra i tanti bei risultati ottenuti, quali sono quelli che in ciascuno dei due sport hanno più valore per te?
Sicuramente il Titolo Mondiale Individuale di fioretto che conquistai a Vienna nel 1983 e la Raam Texas di 600km che ho terminato 1a assoluta.

Ripercorrendo la tua brillante carriera sportiva, c’è qualcosa che cambieresti?
No, non cambierei nulla.

Essere una donna ha influenzato le tue scelte sportive? Se lo ha fatto, in quali occasioni e in che modo?
No, assolutamente. Nessuno mi può influenzare.

Com’è cambiato negli anni il mondo sportivo femminile e in cosa è rimasto invariato?
Io non guardo nulla dei cambiamenti.

L’ostacolo più grande per le atlete in Italia è la loro esclusione dal professionismo sportivo previsto dalla Legge n. 91/1981. Perché secondo te è così difficile nel nostro Paese superarlo, riformando questa normativa?
Gli italiani sono antichi.

Ripensando al tuo passato, hai coronato qualche tuo sogno da ragazzina? Se sì, possiamo chiederti quale?
Il mio sogno di ragazzina era quello di essere sempre me stessa!
Sapevo già cosa dovevo fare e per me è stato tutto normalità, sapevo fin da piccola che avrei vinto!
I miei sogni sono in ogni momento della mia giornata.

Seguire le tue passioni e dedicarti alla carriera sportiva, ti hanno allontanata dalle tue origini o hanno rafforzato i tuoi legami?
Mi piace stare sola con i miei animali. Ho quattro cani e un gatto e viaggiano sempre con me!

Cosa c’è oggi nella tua vita oltre alla tua bicicletta?
I miei animali e la mia mamma.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi da ciclista?
Sto preparando la Raam 2018 e vorrei partecipare alla Rai Race across Italy, ma sto cercando sponsor di supporto!!

E da donna?
Essere felice ?.

Ilenia Milanese
cicliste.eu

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