Stefania Festelli è una delle nostre cicliste che ha "sposato" i valori etico-sociali del nostro Team. Le sue imprese, dall'infinito valore sportivo e sociale, continuano a sorprenderci ogni volta di più, tanto che la prossima uscita, con il consenso della giovane vicentina, la manderemo in diretta streaming per farvi vivere le galoppate di un ciclismo lontano e che tiene vivo con i suoi valori di donna e di atleta.
Grazie a Stefania potremmo condividere i nostri valori, lungo le strade, nelle piazze e in tutti quei luoghi che saranno ospitali con lei e il nostro team. 
Ecco a voi il suo racconto:

Lo scorso 29 settembre 2018 sono partita per il mio primo viaggio in bici da sola, decisione presa all'ultimo minuto perchè non sapevo ancora i miei turni lavorativi.
Le borse da appendere alla bici me le ha portate il corriere il giorno prima della partenza!
La sera di venerdi 28 settembre ho caricato tutta bici per poi partire sabato mattina da Vicenza direzione Bergamo.

La mia famiglia era contraria, ma io ero troppo entusiasta di intraprendere quest'avventura!
Sono partita perchè avevo bisogno di adrenalina, di un'esperienza forte: un viaggio in solitaria programmando il meno possibile.

Partenza sabato 29 settembre alle 8 da Vicenza, passando per Orgiano, Verona, Peschiera del Garda, Sirmione, Desenzano del Garda, Brescia fino a Bergamo, dove avrei dormito due notti da amiche cicliste.
Domenica 30 settembre, una pedalata tranquilla per recuperare in compagnia delle amiche cicliste.
Pedalo con il fanale in testa perchè non so a che ora arriverò la sera.
La concentrazione e l'attenzione per strada non sono mai mancate perchè non c'è nessun rispetto per il ciclista, questo mi ha provocato molto stress, molto di più della fatica muscolare.

Lunedi 1 ottobre sono ripartita da Bergamo diretta a Torino, dove mi avrebbe ospitata mia zia.
Il meteo non era dei migliori, ero consapevole, alle 7 ho iniziato a pedalare nella speranza di non trovarmi sotto il diluvio. Bergamo, Merate, Monza, Milano e già pioveva da un bel po' di km, non volevo prendere il treno, non volevo arrendermi, ci credevo veramente che sarei arrivata a Torino in bicicletta, così ho attraversato Milano in bicicletta (una follia) e ho proseguito.

Continuava a piovere, freddo, ero bagnata fradicia, tutte le scarpe piene di acqua e le mani completamente congelate.
Arrivata ad Abbiategrasso, prima di Novara, ho deciso controvoglia di prendere un treno perchè le strade erano diventate impratricabili, la propria sicurezza prima di tutto, il buon senso in ogni cosa, ero da sola, non ho voluto rischiare.
Ho preso un regionale fino a Milano, per poi cambiarlo e prenderne un altro diretto a Torino.

Mia zia mi aspettava alla stazione a Torino e quando sono arrivata mi ha accolto molto calorosamente, tutti i miei cari erano tranquilli perchè ero arrivata alla destinazione.
A Torino ho pedalato 400 km per visitare: Sacra San Michele, Superga, Venaria Reale, Castello di Agliè. Giovedì 4 ottobre ho pure visto i campionati italiani cronometro a Cavour, donne elite e uomini open, un'emozione unica.

Lunedì 8 ottobre ho ripreso il treno per tornare a Vicenza. Non ero nelle condizioni per tornare in bici, problemi di soprasella mi hanno fermata, vesciche a mani e piedi non le avevo conteggiate, tutta esperienza per i prossimi viaggi.

L'anno prossimo tenterò Vicenza-Torino no stop, benvenga se qualcuno vuole condividere qualche km con me, pedalo per esplorare il mondo, per conoscere persone e per condividere valori! Non mi interessano gare, tabelle e tempi.

Al mio rientro ho ricevuto molti complimenti per il mio coraggio, la mia determinazione e la mia pazzia.
È stata sicuramente un'impresa che mi ha dato tanto: nuove conoscenze, amicizie e tanta esperienza per i miei prossimi viaggi.

Stefania Festelli

Cicliste.eu

"Le donne salveranno lo sport" non è solo uno slogan...

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