L'Astana Women's Team è pronta per affrontare uno degli appuntamenti più prestigiosi di tutta la stagionale: domenica la squadra italo-kazaka sarà infatti in gara nella sedicesima edizione del Giro delle Fiandre, una corsa ben conosciuta da tutti gli appassionati di ciclismo e che necessita di ben poche presentazioni.

Il percorso studiato dagli organizzatori prevede partenza e arrivo a Oudenaarde per un totale di 159.2 chilometri, circa 6 chilometri in più rispetto all'anno scorso: tra i 10 muri da scalare, i passaggi chiave della gara saranno il mitico Kapelmuur a 73 chilometri dall'arrivo, il Taaienberg a 40 chilometri dall'arrivo ed infine l'Oude Kwaremont ed il Paterberg che decideranno la corsa negli ultimi 17 chilometri.

L'atleta di riferimento dell'Astana Women's Team per puntare ad un buon risultato sarà ancora una volta la cubana Arlenis Sierra che vanta due precedenti partecipazioni al Giro delle Fiandre: quest'anno nelle classiche del nord si è sempre piazzata subito a ridosso delle migliori, lo stato di forma è molto buono ed il percorso adatto alle sue caratteristiche. Nelle ultime gare si sono messe in buona evidenza anche Elena Pirrone e la messicana Yareli Salazar che, nonostante la giovane età e la poca esperienza nelle classiche del pavé, hanno fatto un ottimo lavoro in funzione degli obiettivi di squadra.

Domenica in gara ci saranno anche le kazake Makhabbat Umutzhanova e Faina Potapova, gregarie di grande generosità, e la canadese Marie-Soleil Blais che sta prendendo le misure con il grande ciclismo europeo e che alla Dwars door Vlaanderen ha tentato un paio di attacchi nei chilometri centrali della gara.

La stessa formazione che parteciperà al Giro delle Fiandre, con l'aggiunta della cubana Jeidy Pradera, lunedì parteciperà anche al GP de Dottignies, altra gara in Belgio che fa parte del calendario UCI. Le sette atlete dell'Astana Women's Team dovranno affrontare per sei volte un circuito di 20.4 chilometri che tradizionalmente si adatta ad un arrivo in volata a ranghi compatti.

In foto: Arlenis Sierra © Velofocus