Alla Omloop Het Nieuwsblad è accaduto un fatto assurdo quanto unico. La gara femminile, partita dopo 10 minuti di quella maschile, vede una partenza razzo (come spesso accade tra le donne) per merito di Nicole Hanselmann della Bigla Pro che sferra il suo attacco in solitaria e macina km su km a tutta tanto da guadagnare circa 2 minuti e riprendere la coda del gruppo della gara professionistica, che, come al solito, era partita in relax.

Non so cosa abbia pensato Nicole quando ha visto le ambulanze al seguito dei maschi ma sicuramante la forza in lei sarà aumentata insieme al suo orgoglio ma..... la sopresa che non t'aspetti è li ad attenderti! Il Giudice di gara ferma la ciclista e successivamente il gruppo rosa per circa 7 minuti in modo da ripristinare il divario che deve dividere le donne dagli uomini... con una decisione, a mio parere, molto discutibile e soprattutto maschilista.

Amarezza e sconforto per la temeraria Nicole Hanselmann, prima donna a raggiungere una gara maschile che la precede ed essere fermata per evitare un'unione insolita dei due gruppi in gara.

I giudici avranno applicato il regolamento ma non mi sembra nè giusto nè rispettoso fermare un intero gruppo di professioniste solo perchè stavano rientrando sulla plotone degli uomini che le precedevano.
Perchè non fermare la gara maschile per far passare la femminile, evidentemente più veloce? magari tra gli applausi dei colleghi professionisti?

Sta di fatto che le donne hanno dovuto subire l'umiliazione di essere bloccate in gara, sudate e al freddo del Nord tra l'indifferenza di chi dovrebbe prevenire questi fatti assurdi e intervenire per tutelare le ragazze del ciclismo professionistico (Solo le Italiane sono dilettanti per una legge del nostro Stato maschilista).

Walter Pettinati