La campionessa olandese precede le connazionali Van der Breggen e Van Dijk - Ottime le prove di Longo Borghini, nona, ed Elena Pirrone, ventunesima.
La cronometro donne élite che ha concluso il terzo giorno dei Mondiali di Innsbruck conferma ancora una volta che le olandesi sono una squadra formidabile. Sul podio salgono tre orange, le favorite della vigilia: Annemiek van Vleuten, Anna van der Breggen e Ellen van Dijk.


Le prime due già rispettivamente oro e argento lo scorso anno, si sono confermate e sono state accompagnate alla premiazione dalla connazionale già campionessa del mondo nel 2013 e argento nel 2016. Per le altre che puntavano alla medaglia nulla o poco più.

Dino Salvoldi l’aveva detto alla vigilia della prova: “non ci facciamo illusioni e attendiamo solo indicazioni per il proseguo del mondiale”. La risposta delle azzurre Elisa Longo Borghini ed Elena Pirrone è arrivata ed è positiva (Nelle foto: in alto il podio donne élite (photobicicailotto; in basso: il gruppo pro in ritiro a Torbole).

Diverso il discorso per le due azzurre che possono andare fiere delle rispettive prove. Elisa Longo Borghini chiude al nono posto a 2’17” dalla vincitrice: “Sono soddisfatta. Sapevo che ci sono atlete più veloci di me, ma va bene così. Sono andata regolare; ho perso nei tratti in cui si doveva spingere di più, mentre mi sono trovata bene nei tratti più difficili.”. Il suo piazzamento consegna a Dino Salvoldi quelle conferme che cercava. La nostra punta, come ha detto con molta sincerità in occasione della presentazione della maglia azzurra a Milano una settimana fa, gode di ottima condizione e ha risposto sul campo. La gara in linea si adatta alle sue caratteristiche e, anche se le olandesi saranno sicuramente la formazione da battere, potrà dire la sua: “Mi aspetto una corsa molto dura. Sono contenta di essere qui e di poter correre in questa splendida squadra.”

Elena Pirrone, 19 anni, alla sua prima esperienza in un mondiale élite (dopo aver vinto il titolo tra le juniores), non cullava certo ambizioni di vittoria: “Alla vigilia della gara avevo stilato la mia personale classifica guardando l’elenco delle atlete al via. Avevo calcolato prima di me un gruppo di 15 atlete… essere arrivata 21^ vuol dire che sono vicino alle migliori e questo mi sta bene. Sono al primo anno, devo ancora migliorare tante cose.. il tempo è dalla mia parte.”

Per quanto riguarda la gara in linea: “Sarà una prova dura, l’Olanda può sicuramente mettere in campo una formazione fortissima, ma noi ci siamo.”

Dino Salvoldi è abituato a guardare sempre in alto ma non può che essere contento: "Può apparire un controsenso rispetto all'ordine di arrivo, ma in realtà entrambe le azzurre, pur con prospettive diverse, hanno fatto una buona prestazione, che personalmente mi ha soddisfatto. Con Elisa gli obiettivi erano la top ten e contenere il gap dalle olandesi rispetto all'Europeo, ma soprattutto fare un ottimo test-condizione in funzione di sabato. Elena ha voluto fortemente fare subito al primo anno elite questa bella esperienza e credo che ora abbia più chiaro come sia importante progredire nell'allenamento e trovare "equilibrio" in tutti gli aspetti che concorrono alla prestazione, il tempo è dalla sua parte."