La ceca va in fuga dopo pochi chilometri con la Soet (poi seconda) e Elena Pirrone (ottava al traguardo), poi stacca tutte e vola solitaria al traguardo. Letizia Paternoster conferma le sue innate doti da futura campionessa.

Elena Pirrone ha provato con tutte le forze a contenere una scatenata Nikola Nosková, per poi cedere a pochi chilometri dalla conclusione; Letizia Paternoster ha coperto con grande abilità il tentativo della compagna di squadra e si è fatta trovare pronta nello sprint conclusivo a ranghi ridotti che è valso la medaglia di bronzo.

Ha vinto il titolo l’idolo di casa Nikola Noskova, capace di domare meglio delle sue giovani avversarie l’aspra salita del circuito di 10 chilometri da ripetere per 10 volte.

Memore della gara juniores, al primo attacco di giornata le formazioni favorite (leggi Italia e Olanda) non si sono fatte sorprendere. Così dietro alla Noskova, evasa praticamente subito dopo il via, sono andate anche l’olandese Aafke Soet (fresca vincitrice del titolo crono) e la nostra Elena Pirrone. Le tre pedalano insieme per un giro. Poi, al quarto passaggio la ceca forza il ritmo e parte per una cavalcata che la porterà al traguardo solitaria dopo circa 60 chilometri. Alle sue spalle Soet e Pirrone provano invano a contenere il distacco.

La corsa nel frattempo esplode alle loro spalle. Il gruppo si fraziona ancora e restano all’inseguimento cinque atlete, compresa Letizia Paternoster. Elena Pirrone cede quando mancano una trentina di chilometri dal traguardo, lasciando via libera all’olandese per la piazza d’onore. La stanchezza è tanta e nell’ultima tornata l’azzurra perde posizioni a scapito delle rientranti. Letizia Paternoster, che ha coperto la fuga della compagna di squadra, può piazzare il suo spunto e cogliere così la sua prima medaglia europea in questa categoria; la quinta medaglia per l’Italia, la terza per il gruppo guidato da Dino Salvoldi. Elena Pirrone, esausta, chiude all'ottavo posto, a oltre 10' dalla vincitrice.

Il bilancio della giornata nelle parole del CT Salvoldi: “Percorso e gara durissima per le juniores. Fondamentalmente nessuno di questa categoria ha mai corso su di un percorso così duro sia a livello nazionale che internazionale. Ha vinto l’atleta che di base ha avuto più coraggio. Perché ha attaccato fin da subito. Per il gap che poi ha subito realizzato, nessuna atleta che inseguiva avrebbe potuto colmarlo. Abbiamo quindi deciso di correre per il miglior risultato. Ed è arrivato l’argento di Vittoria.

Tra le U23 ha vinto invece l’atleta più forte che ha fatto poi una corsa a sé. Intanto dietro si è aperta la lotta per l’argento e avevamo Pirrone pronta alla sfida. Purtroppo negli ultimi 15 km ha accusato dei crampi. Letizia era in una posizione ottimale per poter lottare per una medaglia ed ha conquistato il bronzo su di un percorso non proprio adatto alle sue caratteristiche. Voglio sottolineare che sia Pirrone che Paternoster sono reduci dalla maturità scolastica e, fino ad oggi, la loro preparazione e attività non è stata costante. Credo e sono convinto che inizia proprio da questa gara la loro carriera da élite.”.

Al suo primo anno da under 23 Letizia Paternoster sta confermando, anche in campo internazionale, le sue qualità di ciclista completa: vince in pista, a cronometro e su strada è protagonista su tutti i percorsi, per me ha la stoffa del grande "Beppe Saronni". E' giovane, scaltra e dispone di quella classe che splende sono nei grandi campioni, e ha tutto il tempo a disposizione per riportare il ciclismo italiano ai vertici  (ndr).

CORSA IN LINEA DONNE U23

Ordine di arrivo
1. Nosková Nikola (Cze) in 3h31’48
2. Soet Aafke (Ned) a 3’49
3. Paternoster Letizia (Ita) a 7’15
4. Plosaj Nikol (Pol)
5. Asencio Laura (Fra)
6. Novolodskaya Maria (Rus)
7. Kastelijn Yara (Ned) a 7’16
8. Pirrone Elena (Ita) a 10’29
9. Klein Lisa (Ger) a 12’19
10. Skalniak Agnieszka (Pol)
21. Cavalli Marta (Ita) a 20'19
28. Elisa Balsamo (Ita) a 20'31