Nel ciclismo una bambina ha uno stimolo in più... quello di battere un maschietto! Sarà stato anche questo a farle abbandonare la danza?! Nemmeno il pensiero di dover sacrificare le gonne le ha messo i bastoni tra le ruote... è così che Silvia Zanardi sta inseguendo il suo sogno....
2 dicembre 2017 - Il desiderio di diventare una ciclista era più grande di quello di fare la ballerina, così non si è solo accontentata di inseguire il suo sogno andando contro quello che sua mamma aveva per lei, ma ha deciso di contagiare anche la sorellina Margherita!

 

Silvia Zanardi ha diciassette anni ed è ormai prossima al suo secondo anno da Junior.
Le piace fotografare e lo fa rubando la macchina fotografica al suo ragazzo, Simone Nespoli. Il loro è un amore su due ruote...


La mia passione è stata tramandata da mio padre e mio zio che praticavano ciclismo fin da bambini.
Un altro stimolo mi è arrivato da mio fratello che andavo a vedere agli allenamenti quando avevo 7 anni.
Un anno dopo, nonostante io praticassi danza e mia madre non fosse d’accordo, ho deciso di intraprendere questa carriera.

Le squadre
Ho iniziato nella squadra F. Zeppi nella quale mi hanno formato fino a passare di categoria nel 2013.
Questo mi ha costretto a cambiare squadra più volte:
sono stata da esordiente primo anno nella Velo Club Pontenure, una squadra maschile, l’anno seguente sono andata nella Cadeo Carpaneto, dove sono rimasta anche il primo anno da allieva, poi il secondo anno l’ho fatto nella Vo2 Team Pink, fino ad arrivare quest’anno nella categoria Juniores correndo per la Vecchia Fontana, una squadra di Padova.
Nel 2018, da Junior secondo anno, farò parte della squadra Vo2 Team Pink, diretta dal presidente Gianluca Andrina.

Una passione senza fine
Da quando ho uno iniziano non ho mai smesso e ho intenzione di andare avanti ancora per molto tempo!
Per me il ciclismo è uno sfogo, mi aiuta a non pensare ai problemi quotidiani e a isolarmi in un mondo tutto mio.”

Sei stata nominata da Gloria Scarsi con la seguente motivazione...:
“Nomino Silvia Zanardi. È la mia rivale numero uno in gara, in volata siamo sempre noi due a darci spallate e testate, ma finita la gara siamo grandi amiche. Siamo state 15 giorni in stanza insieme a Livigno in ritiro con la Nazionale.”

Cos’hai pensato appena ti abbiamo contattata e cosa ti ha portato ad accettare la nomination?
Sinceramente ero un po’ indecisa se accettare o no la nomination, non me l’aspettavo, poi mi sono confrontata con Gloria Scarsi che mi ha suggerito di accettare.
Gloria è l’avversaria più temuta, un po’ da tutte d’altronde... ritengo sia la più forte nella mia categoria... e lo ha dimostrato parecchie volte. Come guida la bici lei non lo fa nessun’altra, è davvero bravissima, solo poche volte sono riuscita a batterla in volata. La conosco da parecchi anni e ritengo sia una persona fantastica, simpatica, solare e sempre molto disponibile.

Cosa ti dava la danza e cosa hai trovato in più, poi, avvicinandoti al ciclismo?
Io praticavo danza fin da bambina, mia mamma ci teneva tanto, il suo sogno era vedermi ballare... e devo dire che mi piaceva come sport, però non mi dava le stesse soddisfazioni che mi dà il ciclismo.

Come mai tua mamma non voleva che iniziassi a pedalare?
Mia mamma mi ha sempre visto come la sua “principessa” e non voleva che io facessi ciclismo, perché sapeva che a causa delle cadute mi sarei potuta rovinata tutte le gambe.
Mi diceva sempre: “Quando sarai grande e vorrai metterti le gonne te ne pentirai!”, ma io le dicevo di non preoccuparsi che avrei messo le calze....

A distanza di anni, cosa pensa ora della tua scelta?
Diciamo che con gli anni si è un po’ rassegata.
Ormai mi ha visto tante volte arrivare a casa dopo una caduta e non mi dice più niente. È molto contenta di come sta andando la mia carriera ciclistica, perché sa che è quello che mi piace fare.

Tuo padre e tuo zio hanno da sempre praticato il ciclismo, poi è stata la volta di tuo fratello ed, infine, la tua... quanto ritieni importante coltivare questa passione all’interno di una famiglia?
Ritengo sia molto importante coltivare questa passione all’interno della famiglia, perché è uno sport che insegna molto.
Infatti nel 2018 porterò mia sorella Margherita a provare e spero piaccia tanto anche a lei. Ha sette anni, io la spingo molto e le piace molto andare in bicicletta.

Quali sono i lati affascinanti di questo sport per un bambino? Credi che per una bambina siano differenti?
Di lati affascinanti ce ne sono parecchi, sia per un bambino che per una bambina. Credo che per una bambina ci sia uno stimolo in più, per il semplice motivo che sono sempre poche e nel mio caso era davvero soddisfacente battere un maschietto.

Il grande potere che ha su di te il ciclismo è anche quello di isolarti in un mondo tutto tuo. Puoi descrivere come ti fa sentire, a cosa ti fa pensare e in quali momenti?
Mi perdo in un mondo tutto mio, forse nei momenti sbagliati, proprio quando invece ci sarebbe da stare concentratissimi su ciò che si fa.... Appunto per questo sono spesso per terra... penso a tutto tranne che quello che sto facendo.
Quando sono in sella alla mia bicicletta mi sento davvero benissimo, libera e leggera....

Ripensando a tutti questi anni sulle due ruote, qual è l’episodio più bello e significativo che ricordi? Per quale motivo?
Il ricordo più significativo è proprio quello della mia ultima gara da giovanissima, organizzata dalla mia società. Sono riuscita a vincere battendo tutti i maschi ed è stata una delle soddisfazioni più belle, per me e tutta la squadra.

A quali discipline ti dedichi e come ti alleni in ognuna?
Mi dedico principalmente alla strada, facendo tanti allenamenti, maggiormente in estate dato che fa caldo e in inverno pista, che è ciò che amo di più fare.
Adoro lo scatto fisso, il pericolo, sono cresciuta nella pista di Fiorenzuola che è vicino a casa mia e mi è sempre piaciuto un sacco!!

Cos’è per te la squadra?
La squadra per me è una grande famiglia, dove hai delle compagne alle quali puoi raccontare qualsiasi cosa, un po’ come faresti con una sorella, ed hai anche accanto delle persone adulte di cui puoi fidarti, confrontarti e farti aiutare tutti giorni....
È davvero molto importante che ci sia serenità e amore all’interno della squadra, così che gli obiettivi che si raggiungono sono collettivi e più emozionanti!
Io penso che se non ti trovi bene in squadra non riuscirai mai ad arrivare a una gara serenamente.

Continui a ballare?
No, da quando ho smesso danza non ho più ballato.

Cosa fai nel tempo libero?
Ne ho davvero poco di tempo libero, però mi piace molto disegnare.
Mi piace fotografare e mi piacerebbe imparare... per ora "rubo" la macchina fotografica al mio morso e ci provo? ma non sono per niente brava....

Il tuo ragazzo fa il fotografo?
Sì e condividiamo anche la passione per il ciclismo... prima faceva il ciclista a livello agonistico, ora amatoriale.
Segue una squadra piemontese, la Racconigi Cicling Team... e quest’estate ho fatto anche qualche allenamento con lui, è davvero molto bravo e ha molta pazienza?.

Che scuola frequenti e qual è la tua materia preferita?
Frequento appunto il Liceo Artistico e la mia materia preferita è laboratorio di grafica, dove disegno e mi rilasso.

Se potessi scegliere di far realizzare un tuo sogno, quale sarebbe?
Il mio sogno è poter vestire la maglia azzurra ed arrivare sul tetto più alto del mondo, cioè riuscire a vincere un titolo mondiale.

La tua nomination e la motivazione…
Nomino Vittoria Guazzini che ho avuto la fortuna quest’anno di corre insieme a lei, nella Vecchia Fontana. È davvero una bravissima ragazza, molto forte in bici, soprattutto in salita; purtroppo il prossimo anno torneremo ad essere rivali, ma sono sicura che ci divertiremo in gara....

Ilenia Milanese
cicliste.eu

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