26 ottobre 2017 - Oggi vi presentiamo Giorgia Bonetti, ciclista sedicenne padovana, nominata dall’avversaria e amica Kristel Sandri! 
“Questa passione mi è stata trasmessa da mio papà che ha una fabbrica in cui produce telai per bici. Mi è sempre piaciuto fin da bambina andare a vedere come si costruivano e come diventavano una volta finiti.
Una sera ha deciso di farmi una sorpresa portandomi a casa una piccola bici da corsa. Sono rimasta davvero contentissima e ho iniziato, così, a cercare una piccola squadra.

Ho trovato il G.S. S. Andrea, una società vicino casa, con cui ho iniziato la mia prima stagione nella categoria G4 facendo un po’ di vittorie e piazzamenti, ma soprattutto divertendomi! - La cosa più importante che mi ha fatto decidere di continuare.

Arrivata alla categoria G6, le amicizie hanno iniziato a trasformarsi in rivalità e le cose si sono fatte più serie.... Ho deciso di passare esordiente ed impegnarmi costantemente.

Da esordiente primo anno non ho avuto moltissime soddisfazioni, tranne una vittoria e alcuni piazzamenti nelle notturne.
Da secondo anno, invece, sono riuscita a "far vedere" di cosa ero capace e ho portato a casa una tappa del Triveneto, due terzi posti e la maglia provinciale.
Lo stesso anno ho iniziato a fare pista e lì è stato amore a prima vista!
La pista mi ha portato grandissime soddisfazioni... - Peccato per gli italiani durante i quali ho avuto dei problemi fisici, non riuscendo nei miei obbiettivi.

Finita la stagione, la Scuola Ciclismo Vò mi ha chiesto di far parte della loro squadra e io ho accettato.
Ho deciso anche di fare la stagione di ciclocross, ma ho iniziato ad avere dei problemi fisici che mi sono portata dietro per tutta la stagione....
Arrivata a giugno ho confessato al mio allenatore che volevo quasi smettere. Lui, parlandomi e provando a capire cosa stava succedendo, mi ha presa da parte e ha cominciato a seguirmi singolarmente.
Il primo periodo è stato davvero duro, ma poi a fine stagione ho iniziato ad abituarmi alla fatica e, dopo la preparazione invernale fatta con grinta e determinazione, la sfortuna non è mancata.... Nella prima gara, infatti, sono caduta a tre chilometri dalla partenza. Poi, però, la domenica successiva è arrivato il primo piazzamento che è stato l’inizio di un favoloso periodo, con il più importante risultato fino ad allora: un terzo posto a Bergamo in una gara in linea.

Ho iniziato anche la pista e sono riuscita a fare bene in tutte le specialità che ho scelto: seconda nella corsa a punti (questa ha bruciato un sacco, anche se ero da sola contro una squadra intera), sesta nel Keirin e abbiamo vinto il quartetto.
Dopo mi hanno portata agli italiani con il Comitato Veneto e abbiamo portato a casa il quarto posto nell'inseguimento a squadre.

Passata una settimana di vacanza senza toccare la bici, domenica 27 agosto ho vinto a Noventa di Piave. Un'emozione indescrivibile.... Tutto il lavoro fatto è stato ripagato in un’ora e mezza di gara!
La domenica dopo sono arrivata terza a Loria e ho finito la stagione con un settimo posto in una gara in salita che non pensavo nemmeno di finire.

Ora passo Junior con l’U.C. Conscio e spero che tutto vada al meglio?.”


Kristel Sandri ti ha nominata con la seguente motivazione:
"È una mia avversaria in gara, ma fuori siamo amiche e quest’anno io ho corso da sola e lei nonostante siamo di 2 squadre diverse mi è stata sempre vicina e mi ha aiutata molto".

Cos’hai pensato appena ti abbiamo contattata e cosa ti ha portato ad accettare la nomination?
Appena mi avete contattata ho pensato di provare qualcosa di nuovo e farei tutto il possibile per promuovere questo sport.

Andare a curiosare nella fabbrica di tuo papà mentre venivano realizzati i telai, ti è servito in qualche modo ad essere pratica e ad avere manualità con le manutenzioni dei componenti della bicicletta?
Sì, sinceramente sono molto pratica del mio mezzo e spesso aiuto anche le avversarie in gara in caso di problemi.

Che influenza ha la rivalità sulle amicizie nel mondo delle due ruote?
La rivalità non ha molta influenza. Solitamente siamo nemiche in gara e amiche fuori.

Quali caratteristiche deve avere un allenatore per te?
Un allenatore per me deve essere comprensivo e allo stesso tempo severo e sicuro di quello che fa e degli obbiettivi che si vogliono raggiungere assieme.

Nel tuo periodo di “crisi”, l’essere stata seguita singolarmente dal tuo secondo allenatore in cosa ti ha aiutato di più? È stato un fattore discriminante con le tue compagne di squadra?
Nel mio periodo di crisi, essere seguita mi ha aiutata a credere in me stessa e a capire che potevo arrivare dove volevo.
Con le mie compagne non ha provocato alcuno scontro e nessuna discussione.

Tra il ciclocross, la pista e la strada, quale disciplina preferisci e cosa ti piace di ciascuna delle tre?
Le specialità che mi piacciono di più solo la strada e la pista perché sono più portata rispetto al cross, essendo passista-velocista.
Della pista mi piace l'individualità delle competizioni, della strada la fatica in salita e i paesaggi che si incontrano e del cross mi piace un po’ tutto.

A volte, il lavoro e la fatica vengono ripagati con i risultati. Ma quando non arrivano, a una ciclista, cosa serve per andare avanti?
A farti andare avanti quando i risultati non arrivano è principalmente la passione. Poi la voglia di arrivare ti porta a continuare.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi su due ruote?
I miei prossimi obiettivi non li ho ancora decisi, vedrò in base a come si svolgerà la stagione.

Nonostante si senta sempre più spesso parlare di carenza di strutture e di mancanza di fondi, il ciclismo italiano sta vivendo un periodo di grande splendore, grazie anche alle donne che sono capaci di ottenere degli ottimi risultati a livello internazionale.
Cosa pensi di questi aspetti?
Sono molto contenta e spero che il ciclismo femminile riceva più popolarità.

In cosa il ciclismo femminile italiano dovrebbe migliorare e cosa pensi sia necessario affinché venga promosso di più?
Il ciclismo femminile dovrebbe avere, secondo me, la stessa importanza di quello maschile.
È necessario soprattutto far capire che la fatica che facciamo è uguale alla loro.

Cosa studi e perché hai scelto questa scuola?
Ho scelto il socio sanitario per dopo fare l'università di scienze motorie e perché mi piace stare a contatto con le persone.

Descriviti con qualche aggettivo.
Mi ritengo una persona determinata e tenace.

La tua nomination (possibilmente avversaria) e la motivazione…
La mia nomination è BEATRICE ROSSI, mia grande amica dentro e fuori dal ciclismo.

Potete seguire Giorgia sul suo profilo Instagram: _giorgia.bonetti_
Il sito del suo team: www.ucconscio.it

Ilenia Milanese
cicliste.eu

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