In coda alla giornata già trionfale per la pista azzurra arriva la conferma del talento di Letizia Paternoster, che si conferma argento nell’Omnium in una gara dominata dalla giapponese Yumi Kajihara. La trentina soffre soprattutto le prime due prove (scratch e tempo race) ma recupera benissimo nell’eliminazione, conquistando il secondo posto alle spalle dell’eterna Wild.

 

Un risultato che gli permette di approdare alla corsa a punti in seconda posizione a 20 punti dalla giapponese. Nella prova finale l’azzurra corre con grande sapienza e vince addirittura l’ultimo sprint mostrando di essere ormai entrata perfettamente nei meccanismi di questa difficile disciplina.

“Una medaglia che ho desiderato tanto perché nell’anno olimpico. L’ho sudata e per questo la sento ancora più mia: ho sofferto nello scratch e nel tempo race. Poi ho recuperato nell’eliminazione. A quel punto ho iniziato a crederci ...ed è stato stupendo!”.

Grande soddisfazione anche per il tecnico azzurro Dino Salvoldi anche se non nasconde un certo rammarico: “Se avessero applicato il regolamento ci saremmo trovati in una diversa posizione prima della corsa a punti… Grande prova nell’eliminazione. In quel momento abbiamo capito che avremmo potuto raggiungere la medaglia e ci abbiamo creduto.”