La seconda tappa del Dubai Women’s Tour vede sfrecciare la 27enne giordana Samah Khaled della Team UAE, terza nella prima tappa. Khaled firma una storica, la prima a livello di calendario UCI per sé stessa e per il suo paese, inoltre il successo le ha portato anche la maglia di leader in classifica generale.
Dietro la britannica vincitrice della prima tappa Lucy van der Haar, terzo posto per la belga Kim De Baat, quarta l’esperta bielorussa Tatsiana Sharakova mentre al quinto e al sesto posto sono giunte le giovani italiane della Aromaitalia Vaiano Sofia Collinelli e Anastasia Carbonari. Da citare il 12° posto di Carmela Cipriani e Marta Tagiaferri al 13°. La top 20 italiana si chiude con il 19° posto di Emilia Matteoli
Domani al Dubai Women’s Tour è in programma la tappa più impegnativa con finale sul duro strappo della Diga di Hatta.
L'arrivo della tappa ha superato ogni macabra immaginazione. Mi meraviglio che la carovana continui a disputare quel Tour e mi meraviglio che l'UCI non abbia vigilato per prevenire quanto accaduto. Spero che prenda delle drastiche decisioni.
Non si può mettere a repentaglio la vita della ragazze che arrivano a disputare la volata e si vedono instradare verso un imbuto delineato da bandiere, che poteva causare una caduta a catena. Senza contare le atlete che non hanno potuto prendere la direzione imposta dagli uomini della sicurezza e hanno tagliato il traguardo fuori gara.
Non dico altro, riporto l'ordine di arrivo, a mio avviso, irregolare visto che, come abbiamo visto nel video, alcune ragazze hanno dovuto disputare la volata fuori dal percorso di gara.
Dov'erano le responsabili delle cicliste a seguito del Tour e dei responsabili UCI?