Netto successo in volata per la campionessa cubana nella frazione d'apertura della corsa australiana.
Il secondo posto alla Cadel Evans Great Ocean Road Race aveva lasciato grande soddisfazione, tuttavia la prima vittoria stagionale dell'Astana Women's Team non ha tardato ad arrivare: quattro giorni dopo il podio di Arlenis Sierra nella prova inaugurale dell'UCI Women's World Tour 2020, è stata proprio la campionessa cubana ad alzare le braccia al cielo nella prima delle due tappe del Lexus of Blackburn Herald Sun Tour.


Un ottimo inizio di stagione per Arlenis Sierra che con questo successo, il secondo in carriera in Australia, e con gli abbuoni in palio al traguardo ha vestito anche la maglia gialla di leader della classifica generale.

La tappa odierna si è disputata su un percorso pianeggiante di 94 chilometri con partenza e arrivo a Shepparton, ma il plotone si è comunque spezzato per effetto del vento e della forte andatura quando mancavano circa 35 chilometri al traguardo: tutte e quattro le atlete dell'Astana Women's Team in gara erano presenti nel gruppo di testa e ognuna ha svolto alla perfezione il proprio lavoro. Nel plotone di 25 atlete al comando della corsa, era proprio Arlenis Sierra la favorita in caso di arrivo in volata e così Marina Ivanyuk, Francesca Pattaro e Katia Ragusa si sono messe tutte a piena disposizione della compagna di squadra, organizzando il treno per lo sprint negli ultimi due chilometri: Sierra ha quindi finalizzato al meglio il lavoro del team e grazie ad una volata molto convincente ha conquistato una vittoria netta.

Il Lexus of Blackburn Herald Sun Tour si concluderà domani con la seconda e decisiva tappa: le atlete dovranno affrontare un percorso di 75 chilometri, i primi 30 tutti in discesa e gli ultimi 30 tutti in salita verso il traguardo di Falls Creek. Sarà una giornata molto impegnativa in cui le scalatrici più forti ed in forma proveranno a fare la differenza: «È una tappa di difficile lettura - spiega il direttore sportivo Pierangelo Dal Colle - ma la salita finale è abbastanza dura, soprattutto negli ultimi 8 chilometri: ci sarà selezione e lo sforzo potrebbe essere come quello di una cronometro individuale tra le varie atlete in gara».