Auguriamo ad Agnese che vinca la sua battaglia per la vita, nella speranza che quanto accaduto non sia l’ennesimo caso o la sola richiesta di un ciclismo sicuro. Dare delle risposte, che esse siano istituzionali o culturali, è un dovere di tutti... le dobbiamo a lei e a tutte le vittime nel bollettino di guerra delle nostre strade.

11 maggio 2018 - Agnese Romelli sta affrontando la gara più importante della sua vita dal letto dell’ospedale Niguarda di Milano, dove è ricoverata in stato di coma in seguito all’incidente avvenuto sulla strada provinciale 49 nel territorio di Parre nel pomeriggio dello scorso mercoledì 9 maggio.

La diciassettenne bergamasca, juniores del Velo Club Sarnico, si stava allenando in sella alla sua bicicletta, quando, per cause ancora in fase di accertamento, è rimasta coinvolta nello scontro con un’auto.

Una grande passione quella di Agnese, che l’aveva portata fino a Gerusalemme per vedere i suoi idoli alla storica partenza della 101esima edizione del Giro d’Italia.
“Il tuo sogno…pochi giorni fa eri a Gerusalemme alla partenza del giro con Elia Viviani. Lui ha vinto le sue tappe....ora tu combatti e vinci le tue! La strada in salita la conosci....pedala!” - sono queste le parole che la mamma, Vittoria Trussardi, ha dedicato alla figlia, incitandola a lottare, ed è proprio il campione Elia Viviani a fare lo stesso con un messaggio sui suoi social.

Le incredibili emozioni che il ciclismo regala fanno a pugni con le altrettante tragedie che ogni giorno segnano le nostre strade. Ferite e cicatrici indelebili in grado di alzare l’attenzione del momento, ma poi?!
Poi continuano incessanti nell’immobilità delle istituzioni che spesso e volentieri non danno né risposte, né soluzioni e nell’incoscienza degli utilizzatori della strada. Fare in modo che quello che è accaduto ad Agnese non capiti più è un dovere che abbiamo tutti. Sollevare l’attenzione sulle problematiche ed esigere sicurezza, incentivare e diffondere la cultura del rispetto delle regole di civiltà, oltre che quelle del codice della strada, ed in primis la salvaguardia della vita delle persone è una missione che spetta a ciascuno di noi.

Queste le parole di mamma Vittoria, scritte qualche ora fa sul suo profilo Facebook, con la foto che alleghiamo a questo articolo: “Grazie a tutte le persone vicine in questi giorni! Siete la nostra forza!”.

Ci stringiamo alla famiglia, al suo team, ai suoi compagni e amici, certi che Agnese sia aggrappata alla vita con tutte le sue forze.


La redazione di cicliste.eu