Vercelli, 17.05.2018 - Dalla strada alla pista con un solo obiettivo, migliorare e dare sempre il massimo: un’intervista dedicata a Martina Alzini, ai suoi risultati e ai suoi obiettivi.
Nonostante la giovane età hai già ottenuto importanti successi; puoi elencarli ai nostri lettori e avresti mai pensato di ottenerli?

La prima competizione che mi viene in mente è l’Olimpiade giovanile; era il 2013 e riuscii a salire sul gradino più alto del podio. Poi nel 2014 vinsi due medaglie d’argento ai campionati del mondo su pista in Corea del sud a Seoul, una nell’omnium e una nell’inseguimento a squadre. Nel 2015 sempre nell’omnium su pista vinsi la medaglia di bronzo. Poi dal 2016 in poi è stato un susseguirsi di medaglie tutte conquistate nella prova dell’inseguimento a squadre: una d’argento agli europei U23 nel 2016, una d’oro all’europeo su pista nel 2017 e una d’argento nella prova di coppa del mondo tenutasi a Minsk lo scorso inverno.
La convocazione ai mondiali su pista 2018 ad Apeldoorn è stata sicuramente un colpo di scena: ci speravo certo, ma è stata molto inaspettato. Credo che sia stata un’esperienza fantastica sia dal punto di vista morale che per quanto riguarda la competizione in se.

Hai vinto un’Olimpiade giovanile su strada, cosa ricordi di quell’evento?
Ogni volta in cui mi capita di ripensare agli EYOF del 2013 mi emoziono, in primis perché è stata una fantastica esperienza ed anche perché è stata la prima volta in cui ho indossato la maglia azzurra. Sapere di avere al mio fianco una squadra disposta ad aiutarmi in tutto e per tutto mi ha fatto credere fino alla fine di poter provare a raggiungere il risultato pieno. E così è stato. Silvia Persico e Lisa Morzenti mi hanno aiutato molto durante tutta la gara ed è stato in quel momento in cui ho capito cosa significhi lottare insieme con indosso la divisa azzurra.

Si sa che l’Olimpiade è il sogno principe di ogni atleta; per te Tokyo potrebbe essere quella giusta?
Sarebbe la realizzazione di un sogno potervi partecipare. Sono dell’idea che nulla vada lasciato al caso e che passo dopo passo sia necessario costruire il proprio percorso e seguirlo meticolosamente. Non sarà una cosa facile ma con tutta me stessa mi impegnerò per poter portare a termine il mio percorso; con questo intendo dire che non si raggiunge in un solo giorno la forma e la condizione per poter partecipare ad un’olimpiade. Serve costanza e perseveranza e davanti a me ho ancora due anni di tempo per provare ad essere selezionata dalla nazionale per poter dare il massimo.

Su quali discipline punti a livello individuale e a livello di team?
Tengo moltissimo all’inseguimento a squadre, mi piacciono i valori di questa competizione e gli ideali condivisi tra le ragazze che ne fanno parte. Per il resto tutte le specialità della pista mi affascinano, dalle gare di gruppo alle gare veloci; diciamo che è proprio nell’ambiente delle competizioni su pista che mi sento a mio agio. A livello individuale invece punto a partecipare in qualsiasi tipo di gara di gruppo in modo da non perdere ne il colpo di pedale ne il colpo d’occhio che solo correndo si può ottenere.

La stagione su pista è spesso in concomitanza con la fase di preparazione o con le competizioni su strada. Come possono conciliare le due cose?
Purtroppo non sempre la strada e la pista conciliano, o almeno molti pensano così. Io non sono di questa idea, penso tutto il contrario: dal mio punto di vista le due specialità servono a vicenda, l’una per preparare l’altra. Basta guardarsi attorno e nel mondo del ciclismo ci sono tanti esempi che confermano la mia conclusione; Elia Viviani per esempio ha vinto un’olimpiade nell’omnium e ora veste la maglia ciclamino al Giro d’Italia. Al femminile invece si può pensare a Kristen Wilde, la belga D’Hoore e molte altre.

Cosa ti aspetti dal futuro più prossimo?
Innanzitutto vorrei continuare a vestire la maglia azzurra dato che tra poco si entrerà nel biennio olimpico valido per la qualificare le olimpiadi che si terranno a Tokyo. Per quanto riguarda invece le competizioni su strada spero di potermi togliere qualche soddisfazione personale dato che il team Astana per il quale corro quest’anno mi appoggia durante ogni tipo di competizione. I prossimi appuntamenti su strada saranno due competizioni una in Spagna e l’altra in Svizzera a fine maggio. Spero di poter fare bene.

Gloria Manzoni