Quella che vi propongo di leggere non è una bella storia. Quando una giovane, amante del ciclismo, decide di smettere non è mai una bella "storia". 
Ho contattato Sharon Mattiuzzi dopo aver letto il suo sfogo su Instagram. Uno sfogo che, a parer mio, ha un significato particolare, che lascio alla vostra interpretazione... 
Non c'è un motivo concreto sulle mie sensazioni, ma non sono convinto che Sharon appenda la bici al chiodo solo per affrontare meglio la maturità. Spero solo che questa sua scelta sia stata presa in piena serenità e che non le lasci futuri rammarichi.

 

Sharon, mi puoi raccontare la tua storia?
"La mia storia - inizia Sharon - parte tutta da mia sorella che praticava ciclismo (da esordiente fino ad elite secondo anno) e che mi ha appassionata a questo sport."

Partiamo dall'inizio?
"Ho iniziato a correre in bicicletta all'età di 6 anni fino agli odierni 18. Penso che sia l'unico sport che non mi stancherò mai di praticare, anche se non più in maniera agonistica, e anche di guardare.. perché comunque, nonostante tutto, rimarrò dentro questo "mondo" tramite anche tutti gli amici conosciuti."

Cosa ti è piaciuto sin da subito?
"Mi è piaciuto fin dall'inizio l'ambiente e il fatto di poter contemporaneamente viaggiare e praticare la propria passione.. un'abbinata perfetta!!"

La tua prima squadra?
La mia prima squadra è stata l'U.C. Martellago, una squadra piccolina, nata nel paese vicino dove abito io. Una squadra dove sono cresciuta, di cui vado fiera e con la quale siamo sempre in contatto."

Le prime soddisfazioni?
"Le prime soddisfazioni sono arrivate nelle prime gare da giovanissima: dove con le vittorie erano inevitabili anche il divertimento!"
"All'inizio dell'attività agonistica avevo preso lo sport come un divertimento che poi si è trasformato in attività agonistica con la categoria allieva dove sono arrivati alcuni piazzamenti nei 10."

Ci parli dei tuoi successi?
"Parlare di successi come "vittorie" non ce ne sono state, al contrario di numerosi piazzamenti.. Ritengo "miei" successi quelli di squadra e ce ne sono stati parecchi, tra cui i due campionati veneti e il secondo posto agli italiani di cronometro lo scorso anno. Cito questi perché, in qualsiasi caso, l'unione fa la forza e insieme si va ovunque, quindi anche se in parte, questi successi li ritengo "nostri"."

Quando ti sei resa conto che il ciclismo era per te un grande amore?
"Credo che sia successo all'età di 10 anni, quando ho dovuto fare una scelta tra ciclismo e karatè, così da quel momento, scegliendo ciclismo, ho capito che sarebbe stata la via giusta. "

Hai rimpianti?
"Rimpianti? Non proprio dai, spero di aver lasciato un "segno" anch'io.. Ovviamente speravo che le cose andassero diversamente, però purtroppo no.. "

Guardando indietro, cosa vorresti cambiare?
"Probabilmente aver la possibilità di esprimermi al meglio, senza magari essere "costretta" a fare determinate cose.. ciò nonostante, anche gli errori mi hanno fatta crescere."

Avresti potuto fare di meglio?
"Certo, si più sempre fare meglio. Ed è questo l'importante, in qualsiasi cosa bisogna dare il meglio di se stessi."
"Sono state tante le "sconfitte" ma in egual modo anche le grandi emozioni provate in tutti questi anni. E' solamente grazie anche alle mie compagne, soprattutto nell'arco della nuova esperienza nella categoria juniores, che siamo state fin da subito una squadra molto unita portando a casa alcune vittorie, tra cui il regionale su strada (riconfermato anche quest'anno)."

Il tuo rapporto con i DS?
"Non avendo cambiato molte squadre, in questa domanda non ho un'ampia visuale, posso solo dire che tutto sommato si, mi sono trovata sempre bene sia con gli allenatori e sia anche con i preparatori invernali. "

Nel bene e nel male, cosa ti ha insegnato il ciclismo?
"Penso che il ciclismo segni tutte le persone che ne hanno fatto e ne fanno parte.
Nel bene mi ha insegnato a vivere, a superare le difficoltà, mantenere le promesse, aiutarsi tramite il gioco di squadra, stare in compagnia e il fatto che dopo una delusione, c'è sempre un altro motivo per sorridere.
Nel male penso che non ci siano lati negativi, io mi sono trovata da dio.. sempre e da tutte le esperienze mi sono sempre "rialzata" e ho imparato dagli errori."

Gioie e dolori, vogliamo raccontare entrambe le esperienze?
"Penso che siano inevitabili sia le gioie sia i dolori. Gioie tantissime, per fare un esempio: le vittorie nei vari anni, mi hanno portato tantissime lacrime di felicità. Per quanto riguarda i dolori, tutti scavalcabili, nessuno impossibile."

Un inizio vincente nelle esordienti e poi cosa è successo?
Da esordiente non ero del tutto consapevole di dove sarei arrivata, però mi iniziava a piacere sempre di più, tutto quanto. Con il passare degli anni purtroppo le circostanze son cambiate e mi hanno portato a smettere."

Quali sono le tue caratteristiche di ciclista?
"Le mie caratteristiche? bella domanda, sono un amante delle volate, forza esplosiva, odio totalmente le salite.. penso che allenarmi in salita sia l'unica cosa che non sopporto."

Ti piace studiare? quali sono i tuoi obiettivi scolastici e professionali?
"A dire il vero non mi piace molto studiare, frequento un istituto tecnico turistico con indirizzo marketing a Venezia. I miei obiettivi sono quelli di avere una famiglia in futuro e magari rimanere nell'ambiente ciclistico."

Come vedi la tua vita da grande?
"La mia vita da "grande" spero sia bella, con un bel lavoro e magari chi lo sa, anche dei bambini."

Sei innamorata?
"Innamorata? boh, in questo momento è una domanda difficile da rispondere.. Diciamo che c'è qualche interesse intanto dai!"

Come passi le tue giornate?
"Attualmente passo le mie giornate tra scuola, libri e palestra.. non molto entusiasmante come routine!!"

Ci sveli i lati del tuo carattere?
"Caratterialmente sono una ragazza un po' testarda, gelosa è un po' permalosa.. diciamo che è un po' complicato starmi accanto, ma non c'è da preoccuparsi!!"

E i tuoi sogni ad occhi aperti?
"I miei sogni ad occhi aperti non ce ne sono di precisi, spero comunque di essere sempre col sorriso e felice delle mie decisioni future."

Ci fai conoscere Sharon in poche parole?
"In poche parole? un po' difficile, diciamo che sono molto solare come ragazza."

Dopo tanti anni hai deciso di chiudere con il ciclismo, quali sono i motivi che ti hanno spinta a prendere questa decisione?
"Principalmente ho dovuto concludere questo capitolo della mia vita perché ero in difficoltà con l'organizzazione tra ciclismo e scuola."
"Il fatto di aver smesso mi mette tuttora un po' di "paura" perché non so come sia la vita senza sport, senza le trasferte, le gare e i sacrifici settimanali; devo tanto a questo sport perché è sempre dato un "dare-ricevere" costante."

Come vedi il prossimo anno senza ciclismo agonistico?
"A dire il vero non lo so bene, penso che diventerà una grossa mancanza incolmabile."

In questa scelta, penso dolorosa, possono aver influito la mancanza di vittorie?
"Forse anche si, ma io penso che in una squadra non servi soltanto l'elemento vincente, ma anche quello che tiene compatto il gruppo e si sacrifichi per esso."
"Molte persone vedono solo un lato della medaglia, quello dei successi. In pochi sanno cosa c'è realmente dietro a tutti i lavori e obiettivi conseguiti iniziando dagli allenamenti, a stare svegli fino a tardi per studiare, al supporto dei genitori e molto altro."

Continuerai ad andare in bici per passatempo?
"Certo, indubbiamente. Non appena comprerò una bici sono già pronta per uscire."

Continuerai a seguire le tue compagne e il ciclismo?
"Certamente, neanche da chiedere. Anzi, non vedo l'ora!"

Intanto auguro a Sharon di prendere la maturità scolastica, essenziale per intraprendere un percorso di vita professionale e continuare a divertirsi andando, nel tempo libero, in bicicletta. Sono sicuro che l'esperienza maturata con il ciclismo le sarà di grande apporto per il suo presente e futuro e chissà... se dopo un anno sabbatico, questa bella veneziana dagli occhi profondi come l'infinito, non si presenti alla partenza di una gara ancora più forte e piu convinta di adesso?

Confrontandomi con Sharon ho conosciuto una ragazza giovane e matura, molto educata e riflessiva anche quando ho voluto "sgomitare" di proposito per metterla in difficoltà: ma lei è sempre stata equilibrata e rispettosa.

Cicliste.eu è pronta a dare a Sharon Mattiuzzi la sua maglia per farle mantenere la "gamba" e portare in giro i nostri valori sociali e sportivi, che a mio avviso, si fondono con i suoi, fino, spero, al suo prossimo tesseramento agonistico.

Walter Pettinati