Marta Bastianelli, ciclista Professional, che ci ha fatto emozionare qualche giorno fa con la sua volata ai Campionati Europei élite su strada, non è una semplice ciclista: è una Campionessa, una donna, ma soprattutto una splendida mamma.
Nel suo palmares ha tante vittorie, ma sono due quelle che ritiene le più importanti.

Marta, attraverso un’ intervista, racconta a voi, lettori di cicliste.eu : la sua passione, il suo essere una mamma-campionessa, l’importanza del lavoro di squadra nello sport come nella vita e, infine, regala un importante consiglio a tutte le giovani ragazze che si avventurano in questo sport. Leggete attentamente le parole della campionessa europea e piano piano vi innamorerete sempre di più di lei e di questo sport…

La tua passione per questo sport come e quando è nata?
È nata più o meno all'età di otto anni. I miei zii praticavano questo sport e a casa ero un po' circondata da persone che andavano in bicicletta, pertanto sono stata trasportata da loro.

Qual è stata la vittoria che ritieni più importante?
Il mondiale nel 2007 e, a seguire, gli ultimi europei ; sono due vittorie un po' diverse. Il mondiale é stato quello che mi ha cambiato la vita dal punto di vista atletico, facendomi capire che avrei avuto della strada davanti a me. Avevo vent’anni appena compiuti, da giovani se lo sport è fatto seriamente si è forti in maniera facile, ma quando ti confronti con il mondo ciclistico professionistico capisci quali sono le atlete che possono realmente andare avanti.

Il ciclismo è uno sport molto faticoso e pericoloso, per una ragazza affrontare uno sport del genere a questi livelli è molto impegnativo, tu come hai fatto? Cosa ti ha dato la forza di non abbatterti e continuare la tua carriera sino ad oggi?
Sicuramente sono sempre stata circondata da persone giuste, da squadre che sono nate per me e che mi hanno seguita bene. Fin da piccola, anche per fare 20 km, sono stata sempre seguita o da mio padre o dal mio allenatore, loro mi hanno dato modo di continuare e non mollare. Essere circondati dalle persone giuste è fondamentale per questo sport.

Molti ciclisti professionisti sono dei papà, ma tu sei una mamma. Come riesci a conciliare la tua vita da campionessa con quella da madre ?
È molto dura, impegnativa. Riesco a farlo con grande organizzazione e con una grande squadra che è la mia famiglia.

Quattro anni fa sei diventata mamma. Il rapporto con la bicicletta, da neo mamma, è cambiato rispetto a prima?
Un po' si, quando si diventa mamma si cambia. Si hanno molte più responsabilità, molte più paure. Non si fanno le cose senza pensarle e in bicicletta queste paure le ho riportate. Non mi sono più lanciata in discesa o prima di affrontare una volata ci penso duemila volte. Sono quelle cose che da giovane non si fanno e non si pensano, quando si è mamma le cose cambiano, perché pensi che a casa c'è qualcuno che ti aspetta. Però questo è il mio lavoro e lo devo fare.

bastianelli mamma moglie

Gli europei di ciclismo su strada 2018 sono stati conquistati da te, con una volata di forza e volontà. Una volta realizzata la vittoria cosa hai pensato e provato ?
È stata una vittoria che mi ha resa molto soddisfatta per tutto il lavoro e i sacrifici che ho fatto per arrivare ad essa e, soprattutto, è stata una rinascita con la maglia azzurra, per tutte le situazioni brutte che ho avuto in precedenza.

A fine corsa hai abbracciato ogni singola tua compagna di squadra, il lavoro del team quanto è stato importante per la tua vittoria?
Sicuramente molto, senza la squadra non si può andare da nessuna parte. Si può vincere una gara da sole, ma non di più. Alla fine non è stata solo una mia vittoria, ma un po' di tutte.

Quando rivedremo Marta Bastianelli con le braccia al cielo?
Spero presto di vincere con la maglia da campionessa europea, adesso ho una grande responsabilità sulle spalle, ma non mi voglio fossilizzare su questo. Io penso sempre che ho la maglia uguale alle altre, in modo che non sia un punto di arrivo, ma di partenza. I miei prossimi appuntamenti inizieranno a fine mese per tutto settembre e poi ad ottobre fino al 21 in Cina.

C'è un consiglio che vorresti dare a tutte le giovani cicliste che si avventurano nel mondo delle due ruote ?
Sicuramente c’è bisogno di molta costanza e tanto sacrificio, questi sono gli ingredienti per un buona ricetta che è quella del ciclismo.

Chi secondo te è una giovane promessa del ciclismo femminile?
Io, naturalmente, tifo per la Paternoster che fra l’altro è una mia compagna nelle fiamme azzurre. È molto giovane ed ha tanto da dare, quindi mi auguro che lei possa avere una carriera rosea.

E noi auguriamo un proseguo di carriera con tante vittorie e soddisfazioni per la nostra Marta che, sicuramente, ci continuerà a far piangere di gioia alla fine di ogni sua gara.
Per una ragazza vivere uno sport come il ciclismo è un impresa molto complicata, ma ogni giorno dimostrano al mondo intero la forza e la costanza che le donne tengono dentro. E Marta è uno dei più validi esempi per rappresentare la bellezza dell’essere donna.

Giada Gambino