“Nuotatrice da sempre, ciclista da qualche anno, runner inventata…” Giulia Colussi è la prima ragazza a debuttare con "Cicliste.eu Promoitalia" nella nuova avventura sulle due ruote com Elite Women Sport. Giulia ci ha raccontato la sua storia di passione per le due ruote, stravolta e reinventata dopo l’incidente subito dalla sorella Silvia.

29 maggio 2018 - Giulia Colussi, classe 1989, friulana. È lei a far fare al team Cicliste.eu Promoitalia il primo tuffo ufficiale nel ciclismo… amatoriale. Triatleta, Giulia è una sportiva da sempre e coltiva la sua passione per le ruote sin da quando marciava chilometri con il suo triciclo. Una passione che nel tempo ha lasciato spazio all’altro amore di famiglia - il nuoto, tenendosi il suo posto riservato, evolvendosi, cambiando forma e anche barcollando, ma rimanendo sempre accesa.

È risaputo, i costi di questo sport sono cari. Troppo. E il costo delle due ruote per Giulia e la sua famiglia è stato il grave incidente subito dalla sorella maggiore, Silvia (campionessa del triathlon), investita mentre si allenava e lasciata in un fosso da un pirata della strada. Un fattaccio che ha condizionato e condiziona ancora oggi il ciclismo di Giulia, che aspetta di tornare presto a pedalare insieme all’inseparabile sorella.

La sicurezza sulle nostre strade, il no al doping, alla violenza - in particolare a quella sulle donne, alla discriminazione di genere e al razzismo sono i cinque valori che abbiamo voluto sulla nostra maglia e Giulia ne è la prima ambasciatrice.

È un grande piacere per noi aver conosciuto Giulia e averla accolta nel nostro progetto. In attesa di vederla presto ai nastri di partenza il 24 giugno alla "Carnia Classic International Fuji-Zoncolan", ve la presentiamo: a voi Giulia e i suoi grandi amori.

“Amo la bicicletta, l’ho sempre usata.
Dal triciclo ...
A dir la verità iniziai con il triciclo, ero molto piccola quando me lo regalarono, facevo i km sotto al porticato del condominio dove al tempo abitavo. Era coloratissimo con le ruote in plastica ma un giorno quelle ruote erano diventate troppo piccole, allora iniziai a usare la bicicletta ereditata da mia sorella maggiore.
Era rosa, con le ruote bianche, il ricordo è indelebile. Iniziai con le rotelle e poi piano piano da sola con l'aiuto del mio papà. Imparai a restare in equilibrio lungo la via dove al tempo abitavo.

… alla prima bici vera
La mia prima vera bici arrivò come regalo della comunione, bianca con le scritte fucsia… sarà casuale che la mia attuale bici da strada è nera e fucsia?!
Mi feci mettere il cestino davanti, il campanello e feci l'esame delle scuole elementari di guida sicura.

Il nuoto e la bici come compagna di spostamenti
Negli anni delle scuole medie abbandonai un po' la bicicletta, c'era poco tempo. Gli allenamenti di nuoto che facevo giornalmente 6 giorni a settimana non mi davano tempo. Fu poi il turno di svariate bici da strada, quelle della nonna con il cestino e il portapacchi, che da adolescente mi portavano ovunque. Su e giù da casa al centro paese, da casa alla stazione delle corriere, da casa alla piscina, dalla piscina al centro paese….

La prima bici da corsa ereditata e l’esordio
Poi venne il turno della mia prima bici da corsa, avevo 20 anni. Pesava come un cancello, l'aveva comprata mia sorella più grande Silvia con i risparmi del lavoro che faceva mentre frequentava l'università. Era bianca e rossa. Ereditai tutto: bicicletta, casco, scarpette ed un completo.
Ebbe inizio così la mia “carriera” da ciclista.
Con questo cancello conobbi superficialmente il mondo della bicicletta, uscivo qualche pomeriggio con mio padre, ciclista amatore. Ricordo ancora la mia prima salita, ancora oggi quando la faccio rido per tutta la fatica che feci quel giorno e per essermi arrabbiata perchè mio padre non mi aspettò ma tornai a casa stanca e felice.

Ciclismo che passione
La passione scoppiò quando km dopo km mi resi conto che per il ciclismo forse ero un po' portata.
Il primo tuffo di una triatleta
Mi convinse mia sorella a praticare Triathlon, nuotatrice da sempre, ciclista da qualche anno, runner inventata.... Decisi di iscrivermi alla mia prima gara: Triathlon Super Sprint.
Dopo il primo anno nel mondo del Triathlon mi comprai la mia amata e adorata Canyon, la MIA prima bici da corsa. Ogni volta che la guardo ancora oggi, penso a tutti i sacrifici che ho fatto per comprarla.
Iniziai a fare qualche uscita con mia sorella per allenarmi a ritmi un po' più elevati e avevo paura di stare a ruota. Durante le prime uscite che facevo in bici da corsa, infatti, avevo timore di stare in scia per paura di toccare la ruota della mia compagna davanti e cadere, poi con il tempo sono riuscita a prendere coraggio.

Il costo del ciclismo
Il ciclismo costa tempo e fatica, ci sono gioie e anche dolori.
Nel luglio del 2017 mia sorella venne investita da un pirata della strada mentre si allenava da sola. La trovarono in un fosso in fin di vita. Ricevetti l'sms di mio cognato alle 11,13 e un'ora dopo la vidi distesa su un letto di ospedale, pensavo di averla persa quando le strinsi quella mano gelida e sentii le sue parole: “Giuly, spero di tornare a camminare!”

Il dilemma e la decisione
Tornai a casa, misi via la bicicletta e pensai che non l'avrei più toccata per mesi.
Due giorni dopo ero già in sella, non potevo arrendermi.
Non era quello che voleva Silvia, che ogni settimana che passava stava meglio… e io continuavo a macinare km nella preoccupazione perenne dei miei genitori che a tutt'oggi mi chiedono di mandare un sms quando rientro dall'allenamento.

Un amore intatto
L’amore per la bicicletta restò, e resta tutt’ora intatto... quando sei in salita e non ce la fai più, sai benissimo che se tieni duro, dopo quella curva, finalmente finirà l’ascesa. Anche nella vita!
P.S.: da poco ho ricominciato ad allenarmi con mia sorella!

Vi aspetto in Friuli
Giulia”

Il brutto incidente subito da tua sorella Silvia ha lasciato intatto il tuo amore per la bicicletta. Cos’ha cambiato, se lo ha fatto, nelle tue abitudini sportive e nella tua vita?
L'incidente accaduto a Silvia mi ha fatto scoprire il mondo della MTB. Dalla scorsa estate ho iniziato a praticare anche questo sport trasportata dall'entusiasmo di mio marito, ciclista di Mtb amatoriale.
Attualmente cerco di uscire poco da sola e mi alleno molto in Mtb e sui rulli (cosa che prima odiavo fare), ma l'amore per la bici da strada rimane sempre intatto e più forte di prima.

Se quello per il ciclismo è un amore intatto, quello per il nuoto cos’è?
Il nuoto ha fatto parte da sempre della mia vita, ho iniziato a nuotare a 4 anni e a 6 ero già in preagonistica. Mi allenavo 4 volte a settimana già dalle elementari fino ad arrivare a 4 ore di allenamento al giorno alle superiori. Ci si allenava la mattina prima di andare a scuola, a pranzo un panino e poi di nuovo in acqua. Tanti sacrifici soprattutto per i miei genitori che ci hanno accompagnate tutte e tre in questo cammino (siamo tre sorelle, io, Silvia e Delia, tutte nuotatrici).
Adesso il nuoto fa parte della mia vita ma solo due volte a settimana per preparare le gare di triathlon, ho scoperto la bellezza di nuotare in acque libere (lago/mare). Quando sono in acqua riesco a esprimermi al meglio e mi sento bene.

Cos’è l’amore per te?
L'amore è la cosa più bella che c'è, quando penso all'amore il primo pensiero va alla mia famiglia: alle mie sorelle e ai miei genitori che hanno sempre messo noi al primo posto, poi c'è mio marito che condivide con me la passione per la bicicletta e la corsa ma a cui non piacciono le competizioni. Lui mi porta la bici dal meccanico, me la lava, mi accompagna alle gare, mi supporta sempre in ogni momento e fa il tifo per me.
Poi c'è l’amore per la natura… questo è quello che mi ha spinto a fare Triathlon, mi piace stare all'aria aperta, correre, pedalare e nuotare in mare!

Quanto, come e dove ti alleni?
Mi alleno tutti i giorni. Tre giorni di corsa, due giorni in sella e due giorni a nuoto. Poi ci sono giornate in cui si fanno doppi allenamenti, pausa pranzo si corre e la sera piscina e giorni in cui si fanno gli allenamenti combinati: prima si pedala e poi si corre.
Diventa una droga, di cui non riesci a fare a meno ma qualche giorno mi bisogna anche riposare allora mi concedo qualche passeggiata assieme al mio piccolo cagnolino nel bosco e un pic nic in mezzo a un prato tutti assieme.

Ci spieghi come si svolge una competizione di Triathlon?
Il triathlon non è la somma di tre sport ma uno sport unico, non sarai mai un runner, nemmeno un ciclista ma nemmeno un nuotatore. E' la somma e l'equilibrio di tanti aspetti. Si inizia nuotando (750-1500 oppure di più dipende dalle competizioni) poi si tolgono la muta, gli occhialini, la cuffia e si mettono su le scarpe da bici, il casco, si sale in sella e si spinge per 20-40-80-180 km dipende dalle competizioni. In alcune competizioni è permessa la scia, donne con donne, uomini con uomini. Finita la bici si mette giù, si indossano le scarpe da corsa e si da tutto quello che rimane per 5-10-21-42 km, dipende dalle competizioni.

Quali sono, per una donna, i lati positivi e negativi di confrontarsi e gareggiare in tre tipi di sport?
Positivo è confrontarsi con se stesse, migliorare e sentire il proprio corpo.
Non ci sono lati negativi in una gara, ogni gara è un viaggio, un’esperienza che porti nel cuore… a volte anche nelle gambe =)

Se nell’ottimismo c’è il profumo della vita, nel pessimismo cosa c’è?
Nel pessimismo non c'è lo sport! Il pessimismo non mi appartiene, non sono mai stata una persona pessimista, la vita è un dono da vivere ogni giorno al massimo con il sorriso con le persone che vogliamo senza obblighi.
Di cosa ti occupi nella vita?
Nella vita faccio la segretaria/impiegata amministrativa in uno studio dentistico del paese in cui vivo e lavoro a tempo pieno.

Come gestisci i tuoi impegni sportivi e quelli di una donna quasi trentenne?
I miei impegni sportivi sono inseriti nelle mie giornate quotidianamente e questo non mi pesa. Durante la settimana lavoro, mi alleno, mi occupo del mio cagnolino e della casa. In queste cose c'è mio marito a darmi una mano.
Durante il weekend mi alleno in compagnia stiamo assieme alle nostre famiglie e vediamo qualche amico. Non sono una a cui piace fare tardi, anzi, sono una dormigliona. Preferisco svegliarmi presto e ammirare l'alba.
Una trentenne un po' strana penserete voi… forse sì, per ora nei nostri progetti non ci sono bambini e amiamo viaggiare!

Il team Cicliste.eu Promoitalia unisce sotto la stessa bandiera cicliste provenienti da tutta Italia e si impegna a fornirvi, oltre ad una DS molto preparata ed esperta, delle consulenze professionali (psicologa, nutrizionista, ecc). Come sei venuta a conoscenza del nostro progetto e perché hai deciso di aderirvi?
Il team Cicliste.eu Promoitalia 'ho conosciuto tramite Facebook. Mi sembrava un’ottima opportunità… spesso le spese da affrontare per noi sportivi sono molto poter contare su un team che ti dà molti servizi e il tesseramento è molto importante.

Il nostro team è ai nastri di partenza e tu sei la prima atleta a esordire con noi. Come ti senti, quali sono i tuoi obiettivi e le tue aspettative?
Quest’anno per me è la prima volta che mi tessero con una federazione alternativa alla FITRI, proverò a fare gare amatoriali poi si vedrà. Da quest’anno cambierò anche allenatore, fino all’anno scorso ero seguita da mia sorella quest’anno cambio e vediamo come va.
Spero che altre ragazze come me vogliano condividere questa esperienza e spero ci possa essere occasione di conoscerci unite nello stesso team per un ritiro di allenamento societario fra le colline di qualche bellissima località italiana.

I tuoi prossimi traguardi come donna, invece?
I miei traguardi come donna? Essere felice e sapere che ho dato sempre il massimo, è un traguardo di ogni giorno, nello sport, nel lavoro e in famiglia.

Tra poco ripartirai ad allenarti anche con Silvia… cosa provi e che significato ha per te?
Il legame con mia sorella più grande è sempre stato fortissimo, dopo l'incidente siamo diventate inseparabili! Mia sorella non è solo un sorella, era la mia allenatrice, la mia migliore amica, la mia compagna di allenamenti. Quando ha avuto l'incidente per me sono stati mesi duri sotto tutti gli aspetti! Ho perfino cambiato posto di lavoro! Ora sono felice e lo sono per lei che presto ritornerà in gara.

Ilenia Milanese
cicliste.eu
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