Con la Legge Finanziaria 2018 ormai alle porte, qualche dato e considerazione sui numeri della petizione lanciata da cicliste.eu in sostegno al Giro Rosa, a fronte del finanziamento pubblico di 6 milioni di euro previsto per il Giro d’Italia maschile è doveroso.
18 dicembre 2017 - Una spolverata alla memoria


Giusto per ricordare ed introdurre l’argomento a chi ancora non ne avesse sentito parlare, il comma 23 della bozza della Finanziaria 2018, prevedeva un impegno di spesa per la realizzazione del Giro d’Italia, stabilito con un programma triennale di finanziamento pari a 2 milioni di euro all’anno, per un totale di 6 milioni di euro.
6 milioni di euro di soldi pubblici al Giro d’Italia maschile, senza alcuna considerazione all’equivalente competizione femminile che dal 2016 è entrata a far parte del calendario internazionale UCI Women’s World Tour e che nel 2018 raggiungerà la 29esima edizione.

La petizione
A fronte dell’ennesima ingiustizia rivolta al mondo sportivo femminile, cicliste.eu ha lanciato una petizione sul sito change.org, indirizzata al Ministro dello Sport Luca Lotti.
Trascorsi circa due mesi dalla pubblicazione della richiesta di sostegno al Giro Rosa, scritta con l’intento di richiedere la parità di trattamento tra le due competizioni di rilevanza mondiale, all’oggi, conta 1.047 firme.

Significativo e diretto il pensiero del nostro editore Walter Pettinati:
"Ho proposto al movimento ciclistico femminile questa petizione perché, quando sono venuto a conoscenza della Finanziaria 2018, mi è sembrato assurdo che il Governo avesse pensato di destinare un contributo di 6 milioni di € al Giro d'Italia di ciclismo ignorando il Giro Rosa. Sono anni che mi batto in prima linea contro la discriminazione di genere nello sport e seguo con molta attenzione ogni movimento in tal senso: non avrei potuto passarci di sopra.

Non nascondo di essere rimasto molto perplesso sulla scarsa adesione alla nostra iniziativa, promossa in tempo per sensibilizzare il Governo, anche con pressioni sindacali, politiche e federali, per colmare la solita discriminazione sullo sport femminile. Se pensiamo che gli organizzatori del Giro Rosa non hanno fatto cenno alla petizione.. significa che tutto va bene cosi?

Rimango stupefatto che la vice presidente dell'ACCPI Alessandra Cappellotto, annunciando alcuni giorni orsono su facebook di aver firmato la petizione, abbia dichiarato: "Io credevo fosse uno scherzo, invece è vero. Io ho firmato". 

Sono consapevole che un sindacato non possa appellarsi con una petizione, considerato che tiene rapporti diretti con la Politica, il Ministro dello Sport e il Governo e che dovrebbe essere interpellato dalle stesse Istituzioni prima di prendere decisioni di qualunque genere sul ciclismo, ed è proprio per i suddetti motivi che rimango basito dal fatto che un’alta carica sindacale (vice presidente) non fosse a conoscenza di questa vergognosa mancanza verso il ciclismo femminile.

Tale disinteresse mi fa rivedere, a nome dell'azienda che rappresento, di continuare ad investire risorse e tempo (i siti web realizzati alle cicliste e tutto il contesto sono 100% gratuiti) per la promozione del ciclismo femminile. Lascio alla Sig.ra Ilenia Milanese, autrice responsabile di cicliste.eu, la decisione di continuare con l'aggiornamento del sito web."


Qualche altro numero
Il ciclismo in Italia conta complessivamente 75.026 atleti tesserati e di questi, 5.589 sono donne.

Per quanto riguarda i risultati, il 2017 è stato per il movimento un anno splendente.
Delle 73 medaglie azzurre conquistate durante gli appuntamenti Europei e Mondiali, 41 sono state vinte dalle donne, 30 dagli uomini e 2 sono miste.

L’ondata rosa Italiana ha appese al collo 23 medaglie d’oro (dei 34 totali), 8 d’argento (dei 18 totali) e 10 di bronzo (dei 21 totali).

Il ciclismo non è forse una squadra?
Numeri e risultati sono solo una parte di un movimento sportivo e lascio fare a voi ogni tipo di valutazione.
Credo sia corretto ricordare quello che è e che rappresenta il secondo sport più amato d’Italia.
Il ciclismo è un coagulo di persone, territori e tradizioni. Insegna a vivere, ad affrontare le difficoltà e a raggiungere degli obiettivi, trasmette dei valori e, tra questi, lo spirito di squadra.

Forse non sono valori la parità di opportunità e di considerazione?
E l’intero movimento del ciclismo italiano non è forse una squadra?

Il vento del cambiamento
L’approvazione della Legge Finanziaria 2018 è ormai alle porte - avverrà entro il 31 dicembre prossimo.

Se lo Stato non vuole vedere che i due lati di una stessa medaglia hanno pari dimensioni e se non si vuole accorgere che la faccia sul retro, appoggiata al petto, è stanca di essere tenuta nascosta, chi può e deve togliergli le bende dagli occhi?

Il vento del cambiamento ha il dovere di soffiare dall’interno.
Il ciclismo è uno sport di squadra!

Ilenia Milanese
cicliste.eu

La petizione:
https://www.change.org/p/ministro-dello-sport-luca-lotti-finanziaria-2018-sostegno-al-giro-rosa

Fonti:

Finanziaria 2018: il Governo investe sul Giro d’Italia dimenticandosi del Giro Rosa: https://www.cicliste.eu/redazione/comunicati/259-finanziaria-2018-il-governo-investe-sul-giro-d-italia-dimenticandosi-del-giro-rosa.html
Statistiche tesserati FCI 2017: http://www.federciclismo.it/it/affiliated/statistics/?year=2017
Il medagliere azzurro: http://www.federciclismo.it/it/infopage/il-medagliere/c7148d78-4402-41cf-8d5d-4f1dd1f6a197/