Il nuovo regolamento dell'UCI, tanto voluto dalla responsabile CPA Alessandra Cappellotto, vice presidente della ACCPI, senza titolo, ha iniziato a fare le prime vittime.
La giovane speranza del ciclismo Italiana, la veneta Sofia Bertizzolo deve dire addio al Team Movistar in quanto appartenente alle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia di Stato.


Fino allo scorso anno, grazie ad un accordo all'Italiana tra Federazione e Corpi di Stato, in contrasto alle normative civili che non prevedono un doppio lavoro per le dipendenti dei Corpi di Stato, permetteva alle migliori atlete il doppio tesseramento. Da questa stagione, come è giusto che sia, le ragazze Italiane dovranno scegliere: rimanere dilettanti con i Corpi di Stato o rimanere dilettanti con i Team professionistici stranieri?

Una doppia fregatura per chi ha creduto nel lavoro della responsabile delle cicliste che con la sua sete di poltrona sta mettendo in ginocchio tutto il ciclismo femminile Italiano.
Alessandra Cappellotto, ex campionessa del Mondo di ciclismo, è stata eletta senza titolo come vice presidente dell'ACCPI nell'assoluta miopia di chi avrebbe dovuto controllare e richiamare il consiglio alle norme costituite nel passato.

Infatti, il regolamento dell'Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani, prevede che la carica di vice presidente, a differenza del presidente, sia assegnata ad un ex ciclista professionista. Cappellotto, per una legge ingrata e discriminatoria, che lei stessa non ha combattuto, non ha questi requisiti. E a parte questo, non ha la mentalità e la lungimiranza per gestire un movimento importante come il ciclismo. E adesso?

Le nostre cicliste dovranno fare una scelta amara che comunque non le porterebbe mai ad essere delle vere professioniste.
La riforma voluta e firmata da Cappellotto, nel proseguo della stagione farà altre illustri vittime: tutto il ciclismo Italiano!

Walter Pettinati

Foto di repertorio di Martina Bizzotto per cicliste.eu