Oggi vi presentiamo Elena Lucchinelli, ciclista sedicenne del Cycling Team San Vincenzo, al suo secondo anno nella categoria Allieve.
Elena si innamora completamente della bicicletta regalata dal papà e inizia a correre all’età di cinque anni. "Mi portava a vedere gli allenamenti di una squadra vicino a casa - dice Elena -, il Velo Club Bottagna, così ho voluto subito provare, ma essendo una G0 ero troppo piccola per gareggiare e mi allenavo soltanto.


Da esordiente ho corso con una squadra emiliana; poi, da allieva, ho iniziato con la mia squadra attuale - il Cycling Team San Vincenzo - con Stefano, il mio allenatore, con cui mi sono trovata subito bene.
Il mio primo anno da allieva è stato fantastico: si condivideva ogni risultato con la squadra.
Quest’anno, però, ho avuto una crisi per i vari secondi posti… con la vittoria mi sono immediatamente ripresa.

Per fare questo sport ho sempre fatto tanti sacrifici, che, con il tempo, sono aumentati. Per portare avanti lo studio (ora che frequento il Liceo Scientifico) devo sempre organizzarmi.
Ho sempre meno tempo da dedicare agli amici… loro però mi capiscono e mi facilitano le cose, perché conoscono qual è la mia condizione e quali sono i miei impegni.

Quest’anno mi sono appassionata alla pista, prima non ne ero tanto propensa.
Per sei mesi, oltre ad aver partecipato alle gare della domenica, mi sono allenata due volte alla settimana al Velodromo di Montichiari, seguita dal mio allenatore.
In pista mi sono allenata parecchio, cercando di migliorare ogni domenica e riuscendo a vincere diverse corse a punti e molti Scrath, che, dopo il Keirin e la Velocità olimpica, è la specialità che preferisco.

Ho fatto fatica a far coincidere scuola e pista, ma alla fine ho portato a casa ottimi voti e ho concluso le gare su pista con il terzo posto alla “Tre Sere del Garda”.

Dalla pista sono arrivate le mie più grandi soddisfazioni, come il Tricolore dell’anno scorso di Vittoria Guazzini. Risultato che ha condiviso con tutte noi perché avevamo lavorato insieme per conquistare quella maglia.
Sempre in pista, la delusione più grande per il quarto posto ai Campionati Italiani nel Keirin di quest’anno.
Ho preparato questa specialità in pista tutto l’inverno, puntando al podio e rischiando anche di non parteciparvi, per un infortunio appena cinque giorni prima della partenza per Dalmine. Cadendo ai Regionali in pista a San Vincenzo, ho battuto la testa. Il risultato?! Dei punti di sutura sul sopracciglio e un ematoma sull’occhio, che si è, fortunatamente, riassorbito in tempo per permettermi di mettere il casco e gli occhiali. Sono comunque contenta di aver gareggiato.”

Possiamo dire che la bicicletta è sempre stata la tua passione. C’è stato un momento in cui hai pensato di lasciarla?
La bici è sempre stata la mia passione e non ho mai avuto ripensamenti, non ho mai pensato minimamente di lasciarla.

I tuoi miti del ciclismo?
I miei miti sono:
a livello femminile la Cecchini, sia perché si chiama Elena come me, sia perché mi ci ritrovo come caratteristiche;
a livello maschile ho sempre avuto un debole per Alberto Contador, fin da piccola, lo seguivo in tv ed è sempre rimasto il mio idolo.

Dividi il tuo tempo tra lo studio e il ciclismo. Oltre a frequentare, quando riesci, gli amici, cosa fai o cosa ti piacerebbe fare?
Riempio a pieno il mio tempo con lo studio, il ciclismo e gli amici. Insieme andiamo in giro, al cinema e a mangiare.
Mi piacerebbe poter dedicar loro più tempo, ma, come ho già detto, mi capiscono dato che la maggior parte di loro pratica uno sport come me.

Qual è la tua materia scolastica preferita?
Una sola materia in particolare non saprei sceglierla.
Mi piacciono molto fisica e scienze.

Sembri una ragazza molto tenace… come affronti i problemi nella vita di tutti i giorni?
Di solito cerco sempre di vedere il lato positivo anche nelle difficoltà.
Fa parte del mio carattere affrontare le cose con razionalità e serenità.

Simón Bolívar diceva che “L’arte di vincere la si impara nelle sconfitte”… come la vedi tu?
Condivido in pieno questo pensiero: le sconfitte, sia nella vita, sia nello sport, aiutano a crescere e a capire dove si sbaglia.
Non bisogna mai scoraggiarsi perché le opportunità arrivano per tutti.
Personalmente vedo i problemi quotidiani come obiettivi da superare.

Cosa speri per il tuo futuro?
Spero in un 2018 pieno di soddisfazioni e vittorie….
Fin da piccola sogno la Nazionale. Questo sarà quindi uno dei miei obiettivi principali.

Potete seguire Elena sul suo profilo Instagram: LUCCHI