E' la domanda che la redazione di CGN Italia ha posto ad alcune cicliste presenti al Giro Rosa. Dal loro video, ho estratto il contenuto (a mio avviso) più significativo per sintetizzare le opinioni rilasciate da Soraya Paladin, Elisa Longo Borghini, Silvia Valsecchi, Dalia Muccioli, Tatiana Guderzo, Alice Maria Arzuffi e dalla DS Giorgia Bronzini. Per ascoltare l'intera intervista cliccate qui

 

Soraya Paladin (Alè Cipollini): Già il fatto che c'è più movimento di immagine e visibilità è una bella cosa. Gli sponsor dovrebbero capire che forse hanno piu visibilità le donne che degli uomini. Anche abbinare le nostre gare a quelle degli uomini sarebbe una bella iniziativa perchè fino a quando le aziende non ci vedono non possono capire le potenzialità che offriamo.

Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo): crede che un aiuto molto importante lo darebbero le dirette tv.  "la diretta ha un fascino diverso dalla differita". Elisa concorda che disputare le stesse gare WT nel medesimo giorno con gli uomini come è già accaduto con le ardenne potrebbe essere una strategia fondamentale. Il tour? sarebbe una bella cosa!

Silvia Valsecchi (BEPink) è la più indecisa: "non saprei perchè è stato fatto molto in questi ultimi anni soprattutto con i canali internet e le televisioni. Sta alle aziende di provare ad investire con noi per vedere se va bene."

Dalia Muccioli (Valcar-Cylance) parte in quarta: "sicuramente più visibilità! dovrebbero affiancarsi a qualche gara degli uomini. Negli ultimi anni qualcosa ha fatto sia al Tour sia la Vuelta. Lancio un appello al Giro perchè prenda in considerazione di affiancarci a qualche tappa del Giro, partiamo prima... Qualche diretta in tv sarebbe meglio."

Tatiana Guderzo (BePink) è decisa sul dar farsi: "alziamo la popolarita del ciclismo femminile, facciamolo vedere di piu, siamo brave, siamo belle, siamo simpatiche, che volete di piu? crederci, dobbiamo crederci tutti. Noi ragazze ci stiamo credendo da diversi anni e io ne sono la dimostrazione visto che sono in bici da tanti anni. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci dia fiducia. Abbiamo bisogno di farci notare in tv, giornali. Ci stiamo lavorando ma abbiamo bisogno di sostenitori e fans."

Alice Maria Arzuffi (Valcar-Cylance) pensa che affiancare le donne al Tour e alla Vuelta potrebbe aiutare ad attirare piu sponsor. Anche trasmettendo le gare in diretta TV e dare piu visibilità. "Negli ultimi anni le cose sono migliorate tantissimo, ma c'è da lavorare molto prima di arrivare a potersi paragonare alle opportunità degli uomini".

Giorgia Bronzini tocca l'argomento professionismo e della parità di opportunità di genere. "siamo nel World Tour e quindi siamo in grado di attirare i grandi sponsor. Sarebbe importante avere le stesse opportunità degli uomini per poter diventare professioniste."

Tutte le ragazze pensano che una maggiore visibilità ottenuta attraverso i grandi giornali e le dirette TV potrebbe sensibilizzare le grandi aziende ad aprire una finestra sul ciclismo femminile. Interessante l'idea comune di aprire i Grandi Giri a Tappe e le Grandi Classiche dei professionisti alle gare delle donne. Una formula da ottimizzare che potrebbe veramente dare maggiore prestigio alle gare di ciclismo femminile, far sentire le ragazze maggiormente rispettate e far felici anche tutti gli sportivi che transennano i percorsi del ciclismo.

Tutte idee che valorizzano la mia volontà di mandare in diretta Rai le principali gare WT su strada e tutte le gare in Pista delle nostre valorose azzurre che ci continuano a regalare gioie e successi. Immaginiamo un "Lombardia" o una "SanRemo" e i tre più importanti Giri a Tappe che si aprono con le migliori cicliste al Mondo: spettacolo nello spettacolo!

Che le donne sono seguitissime lo riscontriamo, nel nostro piccolo, con i post e gli articoli che pubblichiamo sul sito e sui social. Il fiore all'occhiello è il video della vittoria mondiale delle Juniores ad agosto che ha superato le 10 milioni di persone raggiunte sulla pagina facebook e continua spedito nel suo intento. Aziende, guardate il ciclismo femminile dopo ci ringrazierete...

Walter Pettinati