Padova - Rino Baron, il dinamico tecnico padovano da sempre impegnato nelle iniziative legate allo Sport Pulito, riceverà il prestigioso premio organizzato in occasione della Cerimonia Celebrativa per "Un Testimone dello Sport Pulito" promosso dalla Scuola di Medicina e Chirurgia (School of Medicine) dell'Università degli Studi di Padova. La manifestazione si svolgerà mercoledì 21 marzo, con inizio alle ore 12.30, presso l'Archivio Antico dell'Università di Padova.



A consegnare il riconoscimento della Scuola di Medicina e Chirurgia a Rino Baron saranno il Sindaco di Padova, Sergio Giordani e il Presidente della stessa Scuola, Mario Plebani.

Il programma della Cerimonia Celebrativa per un Testimone dello Sport Pulito prevede, a partire dalle ore 12.30, l'introduzione e i saluti da parte del Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Padova, Mario Plebani. Alle 12.45 Raffaele De Caro affronterà il tema "Il Corso di Laurea in Fisioterapia: mission ed obiettivi"; alle 13 Andrea Gasparetti parlerà di "Medicina dello Sport e Doping";

alle 13.30 Antonio Paoli discuterà su "Non esistono pentiti del doping: la memoria muscolare" e alle 14 Diego Faggian parlerà della materia "La tessera dell'Atleta".
Alle 14.30 la manifestazione sarà conclusa con la consegna del riconoscimento a Rino Baron da parte di Giordani e di Plebani.
Rino Baron è stato corridore e si è dedicato al calcio professionistico (16 anni al Padova e 4 al Treviso) ed è amico dei campioni dello sport. E' stato massofisioterapista di tantissimi atleti delle varie discipline. Nel 1985 realizzò una squadra di dilettanti la FWR (acronimo di Fiorella, sua moglie e dei figli: il minore Wais e il maggiore, Ronny)

Baron. Riuscì a mantenere la squadra ciclistica, che gli regalò tantissime soddisfazioni, grazie alla collaborazione di validi direttori sportivi e tecnici accompagnatori, oltre ad importanti sponsor che hanno sostenuto la squadra e sposato i suoi obiettivi nel principio esclusivo e garantito di uno "sport pulito".

E' stato presidente dell'Associazione dei Direttori sportivi, si è sempre battuto per la trasparenza, organizzando convegni sugli scottanti ed anche scomodi temi del doping, istituendo un "protocollo" assolutamente nuovo e unico per gli atleti della sua squadra, la "Tessera a tutela della salute - passaporto biologico" che grazie alla collaborazione di importanti docenti dell'Università di Padova e medici specialisti ha garantito fin dal 2001 l'attività agonistica, pulita e "sicura" della FWR Baron Bata Ciclismo. Nel 2002 la tessera è stata presentata ufficialmente nel corso del convegno "Doping: cultura da cambiare per il bene dello sport" ed ha "mosso le acque" in un ambiente che faticava a trovare le energie giuste per farlo.

A surrogare la validità di questi principi e di questi metodi, da sempre applicati, giunse nel 2000 la più grande delle soddisfazioni, la piena riuscita di una importante e difficile sfida che Rino Baron ha pianificato fin dal 1999 coinvolgendo l'atleta Antonella Bellutti e proiettandola verso il suo fantastico successo Olimpico sulla pista del velodromo di Sidney 2000, nella corsa a punti. Nel corso della sua pluriennale attività nello sport, Rino Baron ha ricevuto importanti riconoscimenti: Premio Stella d'Italia, Premio la Rotonda di Badoere, Premio Città di Abano, Premio lo Sportivo Padovano, Premio del Cenacolo di Padova, Premio Università di Padova per l'idea e la realizzazione della Tessera a tutela della salute degli atleti (Passaporto Biologico).

Il suo motto è "Nessuna vittoria ha più valore della lealtà e dell'onore".
Dal 2013 ha istituito, tra l'altro, il prestigioso Premio Nazionale Wilier destinato alle promesse della categoria juniores. A vincerlo nel 2017 è stato Fabio Mazzucco con la Borgo Molino-Rinascita Ormelle. Baron è anche impegnato nelle organizzazione delle tappe del Giro d’Italia nella provincia di Padova.

Francesco Coppola