È stato espresso ieri il parere favorevole da parte della Conferenza dei Servizi alla realizzazione del Velodromo di Treviso. Per dare il via ai lavori della seconda struttura coperta in Italia manca solo l’ultima tappa burocratica: l’approvazione del progetto esecutivo.
27 gennaio 2018 - “É un sogno che dura da 32 anni.”
Erano state queste le parole di Mara Mosole, ospite della nostra rubrica “A tu per tu con le donne speciali del ciclismo” di qualche mese fa, in risposta alla domanda sulla costruzione del Velodromo al Lago Le Bandie di Spresiano, a pochi passi da Treviso.



Un progetto che non rappresenta il semplice sogno di papà Remo e della grande famiglia Mosole - icona di passione e dedizione al lavoro, al ciclismo e allo sport in generale, bensì l’enorme desiderio da realizzare per tutto il mondo delle due ruote, per il territorio e per l’Italia intera.

È arrivato ieri il parere favore della Conferenza dei Servizi, dando ufficialmente il via libera al passo successivo di approvazione del progetto esecutivo - ultima tappa della lunga strada burocratica affrontata per poter procedere alla posa della prima pietra che permetterà finalmente la trasformazione del sogno in realtà.

Sarà presto realtà, quindi, il secondo Velodromo coperto in Italia (il primo e unico fin’ora è il Fassa Bortolo di Montichiari), un impianto sportivo classificato di categoria 1 secondo la normativa UCI e che, per la sua capacità massima di 6.000 posti e le sue caratteristiche, potrà ospitare lo svolgimento di eventi olimpionici e Mondiali.

A firmare la convenzione-concessione dell’opera con la Federciclismo il 2 marzo 2017, la Pessina Costruzioni - colosso nel campo nazionale ed internazionale dell’edilizia, alla quale spetterà la gestione dell’impianto per 50 anni, durante i quali garantirà alla FCI l’utilizzo gratuito della struttura per 150 giorni all’anno. L’accordo stipulato prevede, inoltre, l’impegno da parte dell’impresa di organizzare nei primi 5 anni manifestazioni internazionali e nazionali, tra i quali i Mondiali Assoluti di Pista.
Il termine previsto dei lavori, che godranno di un finanziamento pubblico, termineranno nella primavera del 2019, in tempo per ospitare la preparazione delle Nazionali in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020.

Ilenia Milanese
cicliste.eu

Immagine da federciclismo.it