Siamo alle solite. Ogni giorno, inesorabilmente, sotto l'indifferenze delle Istituzioni, una ciclista viene colpita.
Ogni giorno un ciclista viene ucciso, ogni giorno centinaia di ciclisti e cicliste, professionisti, dilettanti, giovani, cicloturisti o semplici cittadini che utilizzano la bicicletta per i loro spostamenti vengono colpiti come birilli e nel migliore dei casi finiscono all'opedale come è successo alla nostra amica infermiera che, mentre si stava allenando è stata presa piena da un auto che non si è fermata allo stop.


La ragazza è caduta di testa e viso (per fortuna aveva il casco).
Una bruttissima botta che le ha portato 6 punti di sutura sul mento e la rottura dello scafoide. Inoltre, il disattento automobilista, che almeno si è fermato, è risultato privo di assicurazione. La ragazza ha dovuto ricorrere anche ad un legale per avviare una pratica, che andra avanti per anni e anni e che non vedrà mai ricompensare la ciclista per il danno subito.

Sollecito gli amministratori locali, le forze dell'ordine e le forze politiche TUTTE affinchè si attivino per garantire, ai ciclisti, il diritto di pedalare in serena libertà e sicurezza. Sollecito inoltre, le amministrazioni locali, provinciali, regionali e statali alla manutenzione del manto stradale onde evitare terribili incidenti e rimborso dei danni alle vittime. Preveniamo la salute dei cittadini ed evitiamo inutili sperperi di danaro pubblico.

Ho volutamente, in accordo con la vittima, lasciare l'anonimato della ragazza per le indagini legali in corso.

Walter Pettinati