Riporto, senza cambiare una virgola, quanto pubblicato dalla Signora Cinzia Santini, vittima di un "attentato" mentre percorreva un sentiero in Mountain Bike. Storie di tutti i giorni... alle quali i ciclisti sono, purtroppo abituati, insieme alle forze dell'ordine che hanno smesso, come in questo caso, di prendere inultilmente la denuncia. Qualcuno può fare qualcosa? Utopia?


"Domenica doveva essere una giornata fantastica,in mezzo a tanti amici e bikers ,per molti è stato così, ma non per me. Cominciamo la giornata con sveglia alle 5:30, per raggiungere ,con un gruppo di amici San Lorenzo di Treia ,dove si svolgerà un raduno bellissimo. Facciamo iscrizione gratuita e si parte in gruppo per salire la collina,dove ci aspettano dei percorsi belli(credo siano belli,io non ho fatto in tempo a vederli ????).

Ci fermiamo in cima e i ragazzi del Muddy Bike team ci danno le direttive sul primo percorso, si parte.....ma nel mezzo del sentiero ,mi sono ritrovata un bastone con i chiodi....mi si è bloccata la ruota anteriore, facendomi cadere rovinosamente a terra, battendo nel manubrio la pancia e stomaco, e in terra spalla ginocchio e fortuna il casco per la testa. Molto bravi gli organizzatori, che mi hanno subito soccorso,e in ambulanza portata in ospedale, dove ho passato la domenica tra raggi eco e tac.Fortunatamente nulla di rotto.
Vorrei solo avvisare di stare attenti, quando andate sui sentieri, perché i malati di mente sono sempre in agguato. La denuncia dai Carabinieri, non è stata accettata, perché a dire loro, non serve ????????????????"

Mi rivolgo alle Istituzioni locali, responsabili, in qualche modo, della sicurezza dei luoghi pubblici per invitarli a prendere delle contromisure atte alla sicurezza delle persone che hanno il desiderio di vivere momenti di condivisione a contatto della natura. Non è comprensibile come si possano verificare questi fatti nell'indifferenza di chi nulla può fare.

Walter Pettinati